Cure palliative e terapia del dolore, Assessore Travicelli incontra Ministro Lorenzin

E la coordinatrice dell'Osservatorio, già Ministro della Salute e della Solidarietà sociale Livia Turco

Cure palliative e terapia del dolore, Assessore Travicelli incontra Ministro Lorenzin
da Claudia Maria Travicelli (Assessore ai servizi sociali del Comune di Assisi)
ROMA – Il quindici Marzo nella Sala del Tempio di Adriano a Roma, a sette anni dall’applicazione della Legge 38, a cura della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus, in collaborazione con la Fondazione Isal e la Camera di Commercio di Roma, si è svolta la Conferenza di presentazione dell’osservatorio per il monitoraggio della terapia del dolore e delle cure palliative. Tra gli altri erano presenti il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Ministro per gli affari regionali Enrico Costa, la coordinatrice dell’Osservatorio Livia Turco, già Ministro  della Salute e della Solidarietà sociale, che è stata attiva promulgatrice della Legge 38/2010, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il Dottor Emilio Carelli Presidente della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti.

L’incontro è stato moderato dalla conduttrice televisiva e Dottoressa Livia Azzariti. Il Ministro Lorenzin e l’On. Livia Turco, nei rispettivi interventi hanno voluto sottolineare quanto c’è ancora da fare affinché si possa vedere attuata la legge 38/2010 su tutto il territorio nazionale, al fine di garantire non solo dignità e diritti al paziente, ma anche reali opportunità di cura della sofferenza. Dal convegno è emerso che due italiani su tre ignorano la legge 38/2010, norma che garantisce ai cittadini il diritto di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. È questo uno dei dati più significativi che emerge dalla prima indagine conoscitiva, effettuata dall’Osservatorio volontario per il monitoraggio della terapia del dolore e delle cure palliative della Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti.                                                  

Una realtà diversa ha portato a conoscenza l’Assessore ai servizi sociali del Comune di Assisi Claudia Maria Travicelli, invitata anche ad intervenire. Dati che confermano l’Umbria e Assisi all’avanguardia nelle cure palliative. Dal 1994 – ha ricordato l’Assessore Travicelli – ha avuto inizio in Umbria un modulo di 24 ore in cure palliative, dal 2008 ne è seguito un tirocinio pratico di un mese presso le strutture territoriali, (anno in cui è stato anche istituito dall’USL1 l’hospice di Perugia). Il tirocinio comprende anche la stessa frequenza in hospice. Tre hospice sono presenti nel territorio umbro (a Perugia, Spoleto e a Terni). Le Associazioni di volontariato Con noi Assisi – Perugia, Aglaia Spoleto e Persefone Foligno, organizzano ogni anno corsi di formazione per volontari, ai quali partecipano mediamente 40 persone.

Dal 2003 l’Università degli Studi di Perugia ha inserito, al secondo anno, nel corso di laurea in infermieristica (Medicina), l’insegnamento di cure palliative. Costantemente si svolgono corsi in cure palliative per medici di medicina generale presso i centri di formazione delle USL e presso l’ordine dei medici della provincia di Perugia. L’Umbria è, se non l’unica, una delle poche regioni, che ha istituito nel triennio del corso di formazione in medicina generale, l’insegnamento di cure palliative seguito da un mese di tirocinio pratico. Vi sono naturalmente anche delle criticità, come esposte durante il convegno, che si è svolto lo scorso novembre ad Assisi, nel quale la città è divenuta  “Città del Sollievo”, come anche nell’incontro di mercoledì 15 Marzo a Roma, si può parlare di una diffusione a macchia di leopardo sul territorio regionale, in cui si affiancano a zone di eccellenza, territori in cui le cure palliative risultano essere deficitarie. In particolare si evince che non sempre sono strutturate equipe “dedicate” come previsto dalla legge 38. Negli ultimi anni le criticità, possono essere attribuite in parte al fatto che i responsabili delle unità di cure palliative, spesso si trovano a svolgere anche ulteriori mansioni.

Nella nostra regione e nel territorio dell’Assisano le Associazioni di volontariato svolgono un ruolo determinante nel raggiungimento dei L.E.A. (Livelli Essenziali di Assistenza). Le Associazioni contribuiscono ai servizi di cure palliative mettendo a disposizione personale sanitario formato con esperienza specifica, come previsto dalle normative vigenti. L’apporto delle stesse, spesso supera il 50% delle attività a livello regionale, inoltre tali Associazioni mettono a disposizione personale specifico, vedi psicologi e psichiatri, fisioterapisti non presenti negli organici delle Usl. A fronte di tutto questo tali Associazioni, chiedono di poter essere presenti nei tavoli decisionali della politica sanitaria riguardante le cure palliative, come previsto specificatamente dall’articolo n. 3 della Legge 38/2010 e dai principi sanciti dall’articolo 118 della costituzione italiana riguardante il principio della sussidiarietà. I nostri ringraziamenti, per l’impegno costante  vanno a tutti gli operatori e ai volontari che esercitano in questo difficile e delicato ambito assistenziale, tra le quali  (Aglaia, Con Noi, AUCC, Aelc, Persefone, Associazione SPES, SICP Umbria, SIMG Umbria, O.C.C.).

Il Ministro Beatrice Lorenzin, stimolata da tali dati, ha voluto portato a conoscenza, la sua visita presso un hospice umbro ricordandone la grande sensibilità ed impegno, ha elogiato inoltre l’operato dell’intera regione . Il Ministro Lorenzin, durante il colloquio con l’Assessore Travicelli, ha inviato i saluti al Sindaco Stefania Proietti, alla Giunta, all’amministrazione e alla città tutta. Nell’accettare l’invito del Sindaco Stefania Proietti, per una gentile visita ad Assisi, il Ministro Lorenzin ha voluto far presente come l’Umbria e in modo particolare la città di Assisi, in questi momenti abbia bisogno di essere aiutata e supportata, anche e soprattutto, dalle politiche nazionali.

Concludendo, l’Assessore Travicelli nel ricordare i dati di Assisi e di gran parte dell’Umbria, che oltre ad essere positivi numericamente fanno bene al cuore, vuole sottolineare le dichiarazioni delle persone che hanno avuto modo di essere trattate o prese in carico dai centri di terapia del dolore e dagli hospice, le quali ne affermano le doti di qualità umane e professionali.           I pazienti e le loro famiglie,  rimangono soddisfatti di come sono curati e seguiti, anche a domicilio.                                            

All’Usl1 (distretto dell’Assisano), va un ringraziamento particolare, per l’impegno continuo anche in questo settore, profuso nella nostra città. Non dimentichiamoci che durante l’ultimo  anno, l’Usl non ha fatto mancare in alcun modo, le risorse che sono servite per portare avanti questa tematica e servizi, che hanno avuto risposte positive anche grazie all’impegno delle associazione, presenti nel territorio e nel nosocomio di Assisi.

 

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