
Danni al turismo in Umbria, Claudio Ricci chiede una analisi dei dati reali
Di Lorenzo Capezzali
ASSISI – Analisi e commenti sul turismo “zoppo” in Umbria in queste ore a qualche settimana dall’inizio della stagione 2017 tra luci ed ombre. Più ombre che luci, a dire la verità, visti i numeri usciti da più parti con prospettive dal punto interrogativo. I ponti classici di questo inizio d’anno turistico hanno palesato un leit motiv temuto ancor prima anche se qualche cosa si è mosso. Ma non basta. Ad Assisi di questi momenti erano ben diverse con gente stanziale e con un clima psicologico ed economico complessivo opposto.
Ora visitatori “mordi e fuggi” e un programma di movimento che non “para il colpo” del rapporto domanda ed offerta. Insomma, c’è da lavorare per rilanciare il comparto economico di maggiore reddito per il territorio ammesso e non concesso che le presenze possano assicurare guadagni per tutti, vista la permanente crisi economica internazionale.
Il consigliere di minoranza Claudio Ricci della Regione dell’Umbria pone la questione in termini problematici affermando che “siamo nella prospettiva (il prossimo 24 agosto 2017) del “primo anno” dal sisma che ha colpito il Centro Italia, e l’Umbria, con gravi danni sia diretti, al patrimonio edilizio e culturale, che indiretti all’economia e in particolare alla filiera del turismo regionale”. “ È fondamentale avere una “analisi specifica” dei danni indiretti provocati al turismo, nel primo anno dal sisma, rispetto ai periodi precedenti (annuali), per meglio calibrare le misure compensative da chiedere al Governo e le azioni da attuare a livello regionale”.
“In una “interrogazione propositiva” (presentata in Consiglio Regionale) si chiede alla Giunta Regionale di conoscere se la Regione Umbria si sta dotando di “strumenti e indicatori” al fine di valutare, al prossimo 24 agosto 2017, in modo quantitativo e qualitativo, i “danni indiretti” provocati al comparto del turismo umbro, e alle filiere indotte, al fine di “calibrare” le misure compensative da chiedere al Governo e definire, con maggiore precisione, le azioni regionali da attuare nel prossimo triennio 2018/2020”, conclude il consigliere Ricci nella nota stampa.
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