
Lupo Italiano, un esemplare che ha una marcia in più
ASSISI – “Il lupo italiano è un animale stupendo, ha un carattere docile ed è affettuoso”. Lo ha detto la Maria Grazia Ciarotica geologa e amante del lupo italiano a margine della giornata dedicata al Lupo Italiano, avvenuta ad Assisi.
“Sono nati come razza nel 1966 da un incrocio tra una lupa selvatica dell’Alto Lazio e un pastore tedesco. Da lì sono stati selezionati gli animali, facendo accoppiare dai discendenti di questa coppia solo gli esemplari che avevano le caratteristiche morfologiche fisiche del lupo italiano”.
E’ nata così questa razza, riconosciuta come unico esperimento genetico riuscito al Mondo. Adesso tutelata dallo Stato.
Oggi ad Assisi c’erano due meravigliosi esemplari: Francesco di un anno e 8 mesi e una femmina Zoe di 8 mesi.
“Noi – ha spiegato la geologa – abbiamo un patrimonio a livello mondiale che tutto il Mondo ci invidia. Questi cani vengono utilizzati per scopi di protezione civile, sono in possesso della forestale dei carabinieri e dei vari gruppi di protezione civile per la ricerca di persone scomparse in superficie, sotto macerie e sotto valanga. Hanno un ottima riuscita, perché possiedono tutte le caratteristiche del lupo, tutti i sensi esaltati nel DNA, ma con la docilità del pastore tedesco, esteticamente sono lupo in tutto e per tutto, però hanno questa caratteristica di essere più facilmente addestrati e utilizzati per scopi civili. Sono animali – ha concluso – che hanno una marcia in più”.
Lupo italiano è il nome con cui si indica un lupo ibrido ottenuto dall’incrocio tra un maschio di Cane da pastore tedesco ed una fattrice di lupo dell’alto Lazio.[1]Contrariamente a quanto solitamente occorso nei casi di ibridismo cane-lupo, l’ottima risposta degli esemplari appartenenti sin dalle prime cucciolate all’addomesticamento, ha spinto il Governo della Repubblica Italiana ad investire sulla selezione di questa razza canina facendone un cane d’utilità per il Corpo forestale dello Stato.[2]
La selezione e l’allevamento del Lupo Italiano sono gestiti da un ente creato ad hoc, l’Ente per la Tutela del Lupo Italiano (ETLI). La commercializzazione di esemplari della razza e l’eventuale allevamento al di fuori del centro statale di Cumiana (Piemonte) sono vietate.[3]
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