
M5s Assisi, basta rifiuti lungo le strade
In una realtà come quella del territorio assisano, vocato alla salvaguardia dell’ambiente e del creato grazie alla figura di San Francesco, non si può continuare a nascondere la polvere sotto al tappeto o meglio, i rifiuti lungo le strade. Addirittura questi rifiuti vengono spesso segnalati da alcuni giovani volenterosi e da cittadini coscienziosi che provvedono autonomamente alla pulizia di queste discariche abusive.
Il contratto con Ecocave, stipulato nel 2012 con scadenza al 2024, va affrontato con i numeri alla mano, con i risultati attesi, previsti dal Piano Regionale Umbro Rifiuti del 2008 (D.G.R. 6 Ott. 2008, n. 1293), e con quelli che si sono tangibilmente concretizzati.
La tassa sui rifiuti è salita dai 108 € del 2006 ai 180 € del 2012 pro capite annui, con un risultato al 2015 del 60% di raccolta differenziata dichiarato dal sindaco f.f., lontano anni luce dagli 80-85% raggiunti da comuni virtuosi da cui prendere esempio.
L’assegnazione dell’appalto ad Ecocave, sottogruppo di GEST (azienda privata sulla quale ricadono 7 interdittive per mafia), ha prodotto risultati fallimentari mentre ottimi numeri sono stati raggiunti nei Comuni che hanno ripreso in carico la gestione dei rifiuti attraverso la formazione di un consorzio tra Comuni limitrofi, come l’esempio della Contarina nel trevigiano e del Comune di Capannori.
Il costo annuo dell’attuale gestione con Ecocave grava sul bilancio comunale per 6 milioni di euro e la necessità di recedere dal contratto con questa azienda risulta piuttosto evidente.
Il Movimento 5 Stelle vuole la riduzione degli sprechi, l’educazione al consumo e alla consapevolezza del risparmio, una riduzione della tassa sui rifiuti che si traduce nella tariffa puntuale ovvero, pagamento che si compone di una quota fissa calcolata sui metri quadrati, sui componenti del nucleo familiare e di una parte variabile proporzionale alla quantità prodotta di rifiuti non differenziati. Questo tipo di proposta ha portato ad incrementi della percentuale di raccolta differenziata in tutti i territori in cui è stata applicata poiché incoraggia il comportamento virtuoso da parte dei cittadini.
C’è bisogno di ampliare lo spettro delle tipologie di materiale che va differenziato, in particolar modo l’alluminio ed il ferro, potenziando il servizio porta a porta, effettuando possibilmente la raccolta con mezzi elettrici (meno inquinanti e meno impattanti) soprattutto nel centro storico e nelle zone pedonali.
Il futuro di cui abbiamo bisogno è fatto di trasparenza e di consapevolezza, di incentivazione all’autocompostaggio del materiale organico, che rappresenta una voce importante sui costi di appalto, e di un approccio nuovo allo smaltimento dei rifiuti: non più un problema ma una risorsa, anche economica, grazie al guadagno derivante dalla vendita del materiale differenziato che ammortizzerà i costi della tassa dei rifiuti.
Infine sostenere gli eco compattatori di plastica, alluminio e vetro fuori dai centri commerciali e dai supermercati così da ottenere dei buoni spesa sulle attività commerciali che li ospitano. Tutto questo deve essere messo in atto promuovendo l’informazione e la formazione di tutti i cittadini.
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