Museo del pugilato ad Assisi, quale motivo ne ritarda apertura?

Lunghi: "Vogliamo quindi conoscere i motivi di questi ritardi"

Museo del pugilato ad Assisi, quale motivo ne ritarda apertura?

da Antonio Lunghi (Consigliere comunale)
Abbiamo presentato, insieme ad Ivano Bocchini, una interpellanza per conoscere i motivi ostativi all’apertura del Museo Nazionale del Pugilato che è stato realizzato all’interno del Centro ex Magazzini Montedison a S. Maria degli Angeli. Il 24 febbraio scorso il Museo era stato inaugurato alla presenza del Sindaco Stefania Proietti e dell’Assessore allo sport Veronica Cavallucci oltre che di Franco Falcinelli, Presidente FPI e Vice Presidente AIBA, e delle massime autorità istituzionali e sportive della disciplina. È dal 1988 che, grazie a Franco Falcinelli, Assisi ospita il Centro Nazionale di Pugilato.

In questi anni sono passati da qui centinaia di atleti, decine di rappresentative di Nazioni che hanno avuto la possibilità, oltre che di apprezzare il lavoro svolto dal centro, di conoscere ed apprezzare Assisi.

È grazie a Franco Falcinelli ed anche al sottoscritto che nel 1982, Sindaco Gianfranco Costa, che l’Amministrazione Comunale acquistò l’area ex Montedison e dette l’avvio al progetto di ristrutturazione del Silos Paraboloide Iperbolico dell’ing. Morandi, iniziando quella che sicuramente è l’operazione urbanistica più importante realizzata nel nostro territorio nel secondo dopoguerra. Tutte le Amministrazioni che si sono succedute in questi 30 anni circa hanno sempre dimostrato particolare attenzione al Centro e dobbiamo riconoscere che questo è stato da tramite per instaurare con il CONI Regionale e Nazione solidi rapporti di collaborazione. Da ultimo, nel 2004, il finanziamento del Museo Nazionale del Pugilato, voluto dall’on. Mario Pescante e realizzato con il contributo del Governo Italiano.

Con questo intervento abbiamo potuto ristrutturare la parte centrale del Magazzino, lasciando inalterati gli spazi di archeologia industriale. Certamente occorre fare un lavoro di valorizzazione di questo spazio e soprattutto gli va data una missione ma questo è possibile farlo solo se viene aperto e viene intrapreso un percorso che deve essere ricompreso all’interno dell’intero complesso Ex Montedison. Vogliamo quindi conoscere i motivi di questi ritardi, se vi sono dei problemi di gestione e quando finalmente vedremo la struttura da tutti godibile.

1 Commento

  1. Penso … anzi mi auguro che il ritardo sia dovuto ad un ripensamento di tutta l’iniziativa. Assisi Città della Pace e dei cazzotti, non è che suoni molto bene, e poi bisognerebbe sostituire la cartellonistica che è stata di recente rinnovata. Da noi manca un museo vero e proprio che potrebbe ospitare tutte le collezioni a partire dal neolitico su fino ai giorni nostri e perché no! Un bel museo d’arte contemporanea per stare al passo di altre città d’arte che stanno seguendo questa via. Altro che cazzotti!!
    P.S. non dimentichiamo che i nostri tesori d’arte sono parcheggiati in altre città (Perugia) vista la mancanza di adeguati spazi da noi.

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