Avviso orale del questore a tre spacciatori di Assisi due albanesi e un italiano

Avviso orale del questore a tre spacciatori di Assisi due albanesi e un italiano
Questore Finocchiaro

Avviso orale del questore a tre spacciatori di Assisi due albanesi e un italiano

Nell’ambito della complessiva strategia di contrasto a comportamenti illeciti messa in atto dalla Polizia di Stato, sempre maggiore rilievo assume l’applicazione delle misure di prevenzione, le quali si pongono nell’ottica di scongiurare il verificarsi di episodi di illegalità che, in alcuni casi, creano anche un forte allarme sociale. E per questo, a tre uomini, due albanesi e un italiano, il questore ha fatto pervenire avvisi orali.

Si tratta di un cittadino italiano classe 1976, residente in Assisi (PG), arrestato e sottoposto al regime dei  domiciliari presso la propria abitazione per il reato detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Annovera anche altri precedenti di Polizia per i reati di furto, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltraggio, resistenza, violenza a Pubblico ufficiale, violenza privata, estorsione, danneggiamento, guida sotto l’influenza dell’alcol e già sottoposto alla misura di prevenzione personale dell’Avviso Orale (vecchia normativa).

Stesso avviso per un cittadino albanese classe 1989, sempre residente ad Assisi, arrestato e sottoposto al regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione per il reato detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Lo stesso annovera precedenti di Polizia per i reati di furto, detenzione ai fini di spaccio di sostanze di stupefacenti.

Al terzo uomo, invece sempre cittadino albanese classe 1962 e residente ad Assisi, sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e all’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziari, è stato notificato il divieto di uscire dalla propria abitazione nelle ore serali/notturne. Lo stesso annovera precedenti di Polizia per i reati di detenzione ai fini di spaccio si sostanze stupefacenti.

E’ un atto con cui l’interessato viene avvisato che esistono sospetti sul suo conto; egli è invitato a tenere una condotta conforme alla legge, con l’avvertenza che in caso contrario potrà essere proposto per l’applicazione di una delle misure di prevenzione previste dalla legge.

Va premesso che la valutazione sulla pericolosità sociale del soggetto avvisato non richiede prove compiute della commissione di reati, essendo sufficienti anche meri sospetti supportati da elementi di fatto, tali da indurre l’Autorità di polizia a ritenere sussistenti i presupposti della misura di prevenzione, in caso di persistenza delle condotte segnalate (cfr. in tal senso Cons. St., sez. VI, 22 febbraio 2010, n. 1023).

L’avviso orale, avendo natura preventiva, può essere sorretto anche solo da una “valutazione indiziaria di portata generale….fondata su contesti significativi nel loro complesso, anziché su fatti univoci e su episodi definiti”. Può essere ritenuto sufficiente per l’applicazione della norma di cui trattasi, in altre parole, “qualora non sia possibile documentare che l’interessato viva dei (soli) proventi di attività delittuosa o sia dedito a traffici illeciti o si associ con pregiudicati….che il modello comportamentale complessivo del soggetto faccia ragionevolmente presumere la persistenza di una pericolosità sociale”.( Consiglio di Stato, Sez. 6, Sent. 02468 del 27 aprile 2011

Il questore della provincia di dimora può avvisare oralmente i medesimi soggetti che esistono sospetti a loro carico, indicando i motivi che li giustificano.

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