
Blitz CasaPound ad Assisi, ricorda Fiume, telo alla stazione di Santa Maria
La foto non lascia dubbi, sul drappo c’è la testuggine e quindi è di CasaPound e c’è scritto “Uomo libero ricorda Fiume“. Si tratta di una mobilitazione, effettuata da CPI, su scala nazionale. Per il momento, dicono le autorità di polizia, l’unico telo affisso di cui si ha segnalazione è quello di Assisi – Santa Maria degli Angeli. Un nostro affezionato lettore ci ha subito inviato una foto, no anzi due. Una che ritrae il drappo disteso sulla balaustra di cemento, quella della stazione ferroviaria angelana, e un’altra mentre lo stesso telo viene tolto.
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale, al seguito del colonnello Antonio Gentili e quelli del commissariato di Assisi, diretti da Francesca Domenica Di Luca, vicequestore aggiunto e commissario capo.
Una iniziativa nazionale di CasaPound, quindi, legata alla data del 12 settembre del 1919. Una colonna di 35 autocarri, guidata da Gabriele D’Annunzio, marcia su Fiume. Ha inizio così la leggendaria «Impresa», da cui nascerà un laboratorio politico e sociale che è esperimento di vita collettiva, fabbrica di sovversione, teatro di un mondo nuovo, dove si fondono idee rivoluzionarie comuniste, tesi patriottiche e nazionalistiche e avanguardie del fascismo. Un’avventura contraddittoria, intrisa di violenza, di arditismo e idee progressiste.
CasaPound, come pure Foza Nuova, sono stati azzerati su Facebook e Instagram proprio in questi giorni. A sorpresa sono scomparse dai social tutte le pagine ‘istituzionali’ del movimento a cominciare dalla pagina principale, ‘CasaPound Italia’, ‘certificata’ da Fb con tanto di spunta blu e con ben 280mila follower, e decine e decine di profili personali di militanti della tartaruga frecciata.
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Oltre alla pagina nazionale, Facebook ha eliminato (e non semplicemente bloccato) tutte le pagine territoriali di CasaPound e i profili di decine e decine di militanti e dirigenti, tra cui quelle di esponenti di primo piano della tartaruga frecciata, a cominciare da quelle del presidente Gianluca Iannone, dei due vice Marco Clemente e Andrea Antonini e dell’ex segretario Simone Di Stefano, della ‘ducessa’ di Ostia Carlotta Chiaraluce.
Ma la manifestazione di questa mattina non è legata a quanto deciso da Mark Elliot Zuckerberg.
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