La Marcia della dignità, da Santa Maria ad Assisi, tanti i partecipanti contro il green pass
La Marcia della dignità, organizzata dal Fronte del Dissenso, è partita da Santa Maria degli Angeli, come da programma. Davvero tante le persone aderenti (oltre mille per gli organizzatori e 600 per la Questura). Cittadini, lavoratori, studenti, famiglie, intellettuali, attivisti politici e sindacali tutti a manifestare contro il regime della “dittatura sanitaria”. Sono contro il green pass, l’obbligo vaccinale, le schedature e discriminazioni, sono contro il governo Draghi e la società tecnocratica. Sono per il diritto al lavoro e il reintegro di tutti i lavoratori sospesi, per il diritto alla libertà di scelta terapeutica, sono per la democrazia e la fratellanza, per la libertà e la sovranità popolare.
di Marcello Migliosi e
Morena Zingales

Un corteo da Santa Maria degli Angeli è partito. Presente anche il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, che ha manifestato le sue perplessità e ha spiegato che “fatto salvo il rispetto del diritto a manifestare il proprio dissenso, l’amministrazione comunale esprime forte apprensione perché, con l’incremento dei casi Covid negli ultimi tempi, l’eventuale formarsi di assembramenti può aumentare i rischi di contagio”.
“Di fronte al diritto a scendere in piazza per esprimere le proprie idee – ha affermato il sindaco – esiste il diritto alla salute che, a mio avviso, viene prima di ogni altro diritto. I contestatori sono liberi di manifestare il dissenso e questo è garantito dalla Costituzione, rivendicando la libertà di non vaccinarsi, ma tutti gli altri cittadini sono altrettanto liberi di scegliere di vaccinarsi e riprendersi la propria normalità”.
Uno spiegamento di forze dell’ordine presente per fare in modo che la manifestazione si svolga nel rispetto delle prescrizioni previste dalle normative in materia di contrasto alla diffusione della pandemia. Sono 40 gli addetti alla sicurezza. C’è la Polizia di Stato, coordinata dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca. Presente la Misericordia, un’ambulanza del 118 di Assisi e la polizia locale.
“In tutte le sedi – ha aggiunto il sindaco – ho espresso le mie preoccupazioni e sottolineo a gran voce che Assisi, anche nel rispetto delle sue 54 vittime a causa del Covid, non è e non sarà mai la città dei no vax e dei no green pass, ma sarà sempre la città delle istituzioni e dell’accoglienza nel rispetto delle regole”.
La città si è messa a disposizione – ha concluso il sindaco – cittadini, commercianti e turisti che sono stati avvisati tramite cartellonistica. Proprio per questo si sono rese necessarie alcune modifiche alla viabilità e alla sosta”.

A rispondere con convinzione alle perplessità del sindaco è Moreno Pasquinelli del Fronte del dissenso: “La sindaca stia serena che non succederà niente, la nostra marcia sarà un successo. Siamo persone molto arrabbiate, ma molto civili. Conosciamo i nostri diritti e forse lei ha fatto dichiarazioni un po’ sopra le righe, spaventando i cittadini. Noi siamo contro il green pass, in mezzo a noi ci stanno anche i vaccinati. Un provvedimento che solo l’Italia ha, assolutamente discriminatorio, perché divide i cittadini di serie a e di serie b. chi ha diritti e chi non li ha, in base a un criterio sanitario che non si regge in piedi. basta con il terrorismo, basta con la campagna di paura e soprattutto non usiamo questioni sanitarie per passare a un regime di tipo dittatoriale. per questo combattiamo, è ovvio che siamo contro covid, riconosciamo che esiste e dobbiamo contrastarlo, ma non possiamo farlo uccidendo la Costituzione Italiana”.
Soffro per i no vax e i no Green pass costretti a subire imposizioni così crudeli. Una soluzione ci sarebbe, il 90% dei vaccinati italiani potrebbero autotassarsi e pagare un bel soggiorno a tempo indeterminato e gratuito, a questi poveri tartassati, in un paese che non chiede né green pass né vaccinazioni obbligatorie. Sarebbe per loro una liberazione (E ANCHE PER NOI).
Bravo Cipriano, Lei ha riassunto in dieci righe il pensiero dominante attuale di chi non si pone domande. Ma d’altra parte nella città di san Francesco che ha predicato tolleranza e rispetto verso il prossimo (le ricordo che ha abbracciato il lebbroso) cosa ci si poteva aspettare se non le porte chiuse in faccia di tutte le attività commerciali e non, ubicate lungo le vie del passaggio della marcia, il lancio di acqua dalle finestre sui partecipanti (erano presenti tutte le fasce della popolazione dagli anziani ai bambini) i commenti più dissennati sui gruppi assisani dei sociali, etc, etc.???
D’altra parte anche le forze dell’ordine ci hanno messo del loro nel presentare la situazione gravissima e pericolosissima per la cittò: una pattuglia dei CC ha detto ad una signora: vede questa macchina (una mercedes SW) se dovessero passare da qui i no green pass la distruggerebbero.
Questa é l’Italia attuale, questa é Assisi di oggi, falsi buonisti, ipocriti e commercianti da strapazzo.Inoltre il Sindaco, quale primo cittadino non riconosce i diritti fondamentali delle persone a cui la Costituzione (forse ancora) concede il diritto di manifestare il proprio pensiero, ben rappresenta i propri elettori.
E non mi venite a parlare della violazione delle norme sanotarie, perché per altre manifestazioni le stesse non sono state ritenute ostacocolo allo svolgimento.
Ridicolo parlare di assembramento di un corteo all’aria aperta quando gli stadi sono pieni ed autobus
strafollati. La libertà nn può essere secondaria ad un ragionamento sanitario più che discutibile.
Bravo Amato, ma il pensiero dominante ormai ha da 18 mesi un solo ed unico scopo: spaventare la gente con un solo intento: sottometterlo.