Antenne, nessun esborso dalle casse comunali

Antenne, nessun esborso dalle casse comunali

Antenne, nessun esborso dalle casse comunali
Comitato del Caminaccio: “Confidiamo nel buon operato sia del Sindaco Lunghi, di Giunta e Consiglio Comunale”

dal Comitato del Caminaccio – Una breve nota solo per sottolineare che non ci sono comunicazioni ufficiali comunicate ai Comitati da parte del Comune sulle richieste economiche esposte da Wind, ma è ovvio, come si ribadisce fino dall’inizio delle trattative, che non si può parlare di esborso comunale, ma di negoziazione con la compagnia dove il dovuto deve essere “rimborsato” tramite l’allungamento delle concessioni come già successo in altre occasioni in cui si parlava di cifre molto più importanti o tramite il mancato incasso da parte del comune dell’affitto annuo dell’antenna del Caminaccio.

Riteniamo che il Comune sia ovviamente nella posizione di poter negoziare e che Wind non abbia nessuna intenzione di non intrattenere buoni rapporti con il Comune o di avere un danno d’immagine per un braccio di ferro con la cittadinanza. Confidiamo nel buon operato sia del Sindaco Lunghi, di Giunta e Consiglio Comunale fermo restando che la delocalizzazione del Caminaccio sia confermata a 500 mt dall’attuale sito, delocalizzazione per la quale la compagnia telefonica sta effettuando le prove di fattibilità.

Ricordiamo inoltre che se i lavori fossero stati fermati all’inizio della protesta e si fosse fatto un incontro con i gestori in quel periodo (inizio ottobre) l’ammontare economico si sarebbe potuto quantificare in appena alcune migliaia di euro perché si era appena sollevato il manto stradale: gli uffici invece hanno deciso di andare avanti consapevoli che mandare avanti i lavori sarebbe poi “costato” molto di più al Comune, ed è anche per questo che il Comune adesso deve trovare il modo di operare su concessioni o/e mancati incassi degli affitti annuali e rendere la questione di nessun peso sulle casse comunale, d’altronde, come già anticipato, già in altre occasioni si è operato sulle concessioni e i numeri non si quantificavano in centinaia di migliaia di euro, ma in milioni.

Ci auguriamo pertanto che i lavori siano effettivamente bloccati fino almeno al Consiglio Comunale e alle verifiche della Commissione di inchiesta in modo da permettere una serena decisione in merito alla delocalizzazione e alle concessioni e che non ci siano pertanto colpi di mano nel montare l’antenna in questi giorni come già successo in passato.

Per quanto riguarda le richieste di 150.000 euro per l’antenna Telecom la questione non cambia, stesse modalità devono essere previste dal Comune.

Ci aspettiamo quindi di arrivare in Consiglio Comunale con proposte concrete da parte del Comune a Wind e Telecom in termini di accordo tra le parti e non di rimborso in modo che in consiglieri possano votare una proposta che non preveda un esborso economico, opzione che ovviamente rifiuterebbero.

Ci auguriamo anche che la Commissione di inchiesta sulle antenne possa operare correttamene e senza intralci da parte di tutte quelle forze che fino ad adesso si sono rese poco sinergiche se non addirittura di contrarie ad assecondare la voce dei cittadini.

Antenne

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