Assisi amica degli animali… speriamo presto anche nei fatti

Lucio Pallaracci, la Città di Assisi è evidentemente priva di spazi verdi destinati agli animali

Assisi amica degli animali... speriamo presto anche nei fatti

Assisi amica degli animali… speriamo presto anche nei fatti

da Lucio Pallaracci (Sei di Assisi se)
Leggo con piacere che è stato presentato questa mattina il marchio ‘Assisi amica degli animali’ nell’ambito della tavola rotonda al Palazzetto del Capitano del Perdono di Santa Maria degli Angeli.  Sicuramente un passo importante ,un inizio per occuparsi seriamente dei problemi e di rimettere mano a tutta una serie di situazioni che riguardano i nostri amici (… per lo più) quadrupedi.

lucio pallaracci

La gran parte degli attuali denari pubblici dedicata agli animali da affezione è assorbita oggi nella gestione dei canili rifugio, strutture indispensabili per il modello attuale ma oggettivamente fallimentari rispetto sia all’ obiettivo di benessere degli animali che di contenimento dei costi a carico dell’amministrazione comunale.

Si può incominciare a pensare ad una serie di incentivi per chi adotta un animale del rifugio ( con un alto costo di mantenimento per la comunità) come la sterilizzazione , le vaccinazioni e le visite obbligatorie espletate gratuitamente tramite la USL e magari un contributo una tantum per ogni adozione .

La Città di Assisi è evidentemente priva di spazi verdi destinati agli animali: niente giardini, niente attrezzatur , niente fontane pubbliche dedicate, niente aree di sgambatura. Un luogo interessante nel capoluogo può essere il Parco Regina Margherita (ovvero il Pincio) adeguatamente recuperato anche per questo scopo ma ancora non si è deciso cosa questo splendido e fondamentale Parco per la Città farà “da grande”.

Da prendere in considerazione il grande piazzale della Rocca Maggiore raggiungibile attraverso una bella e panoramica passeggiata: altra area da recuperare e da impiegare in maniera migliore anche per questi scopi .C’è da contrastare il fenomeno in forte crescita in questi anni dell’ avvelenamento, in contesto urbano o limitrofo: vengono impiegati rodenticidi, lumachicidi e fitofarmaci, per citare metodi più utilizzati, e non mancano le atrocità più assurde come le cosiddette spugne fritte e via di questo passo.

Infine ricordiamo come in Italia ci sono circa 7.000.000 di animali iscritti all’anagrafe canina, su un totale stimato di circa 18.000.000 cani presenti sul territorio: sicuramente facilitare a loro ed ai proprietari il passaggio e la permanenza in Città può creare una immagine positiva ,un buon veicolo di promozione turistica ed uno stimolo a fermarsi e ritornare nuovamente in questo luogo.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*