
Assisistan, scene di ordinario degrado sociale a Santa Maria degli Angeli da L. Gervasi – Assisistan secondo giorno! Questa mattina dopo una lunga camminata sono arrivata a Santa Maria degli Angeli. Davanti alla Basilica, sotto il sole cocente, una fila sterminata di turisti in paziente attesa di passare i controlli e a cento metri di distanza l’Assisistan africano dei parcheggiatori e venditori abusivi che come ogni giorno, timbrato il cartellino (si fa per dire), hanno già da ore iniziato il loro faticoso turno di lavoro: molestare con insistenza chiedendo soldi a chiunque voglia parcheggiare o passi da quelle parti. A vedere le facce dei turisti, continuamente bersagliati da questi facinorosi, non sembravano un granché felici di essere insistentemente importunati. Ho visto un signore tedesco che non avendo voluto pagare il “pizzo” si rivolgeva preoccupato verso la moglie esprimendo il timore che i parcheggiatori abusivi potessero danneggiarli la macchina. E si, succede anche questo.
A pochi metri di distanza c’è il parcheggio adiacente alla Domus Pacis e dietro la recinzione di metallo e di siepi c’è l’Assisistan 2 con una quindicina di clandestini molesti nascosti fra le auto e cespugli pronti a rincorrere chiunque entri lì per parcheggiare l’auto o semplicemente per attraversare il parcheggio. Lì, indisturbati e protetti dalla vegetazione, sbucano all’improvviso accerchiando i turisti o i residenti ignari che hanno avuto la necessità di parcheggiare proprio da quelle parti. Ho assistito a delle scene preoccupanti. Una signora che di corsa era salita in auto per andarsene si è vista aprire la portiera da uno di questi ragazzi di colore che voleva i soldi. Un’altra signora che non ha voluto dare dei soldi si è vista inseguita da tre ragazzoni che al mio arrivo e di altre persone hanno desistito e si sono precipitati sui nuovi arrivati. Fra le auto dietro un furgone un clandestino a defecare per terra. D’altronde in Italia si fa così: se ti scappa ti tiri giù le brache e caghi e urini dove ti capita.
Bellissima scena….Benvenuti ad Assisi anzi ad Assisistan, Urinistan, e Caghistan! E alla fin fine fanno bene…nei loro paesi si fa così. Rimproverarli? Insegnarli le regole della convivenza civile? Noooo….urteremo la loro sensibilità e violeremo i loro diritti civili. Noi italiani dobbiamo fare i piacioni dei clandestini, dei migranti che vanno coccolati, mantenuti, tollerati, lasciati liberi di fare tutto ciò che vogliono, accondiscesi in tutte le loro richieste. Il rispetto delle leggi, delle regole?? Noooo….per loro non valgono, non vanno traumatizzati, infastiditi con le nostre leggi, con le nostre regole altrimenti si deprimono.
Ma ci rendiamo conto di quanto sia delirante tutto questo??? Basterebbe mettere delle telecamere di sorveglianza per rendersi conto della situazione in cui versa il parcheggio e intervenire con determinazione e forza. Allora perché non si fa? Bella domanda. Ho parlato con dei vigili molto gentili che ringrazio e ai quali ho espresso la mi perplessità riguardo al parcheggio accanto alla Domus Pacis. Mi hanno risposto che il parcheggio è dei frati (a sentire i frati è del comune: misterio) e che loro intervengono di continuo. Appena li vedono, i clandestini scappano per poi ritornare subito dopo. Se passano le volanti e riescono a prenderne qualcuno per portarli in questura, il giorno dopo stanno di nuovo lì perché hanno una folta schiera di avvocati gratis che li fanno uscire subito. Ecco l’Italia dell’accoglienza allo sbando. Difatti i cellulari donati gratis a chi sbarca servono anche a questo: avvisarsi fra di loro, mettere in guarda quando arrivano le forze dell’ordine, chiamare gli avvocati.
E smettiamola con la favola che a chi sbarca in Italia riceve un cellulare gratis per mettersi in contatto con la propria famiglia d’origine. Ma siete stati mai in Africa?? Intendo nell’Africa vera; quella dei veri poveri? Io sono stata in Africa in missione umanitaria con i missionari di Don Oreste Benzi e ho visto i veri poveri che vivono nelle capanne di fango e masticano il mais crudo per non sentire i morsi della fame, ridotti in fin di vita dalla malaria e dall’HIV. Di cellulari neanche l’ombra. E se questi poveri decidessero di arrivare in Italia morirebbero per strada per la denutrizione.
La situazione in Italia è una guerra persa in partenza perché non c’è proprio la volontà politica, giuridica e istituzionale di mettere mano a questa situazione. Che la legislazione italiana non abbia tenuto conto di questa invasione di massa senza precedenti è tangibile a tutti i cittadini. Chi non se ne fosse accorto vuol dire che possiede un auto blu con tanto di scorta e vive in una specie di Eden d’orato, lontano dal disagio sociale che appartiene alla maggioranza degli italiani che ogni giorno si devono barcamenare fra clandestini, Rom, migranti che bivaccano per le strade e ti molestano nei parcheggi, nei parchi, davanti ai supermercati e che ti suonano anche il campanello di casa per vendere o chiedere elemosina.
Allo stesso tempo se la legislazione italiana non ha tenuto conto di questo flusso inarrestabile di clandestini che entrano a forza nel nostro territorio non è detto che non si possa ricorrere ai ripari. Allora perché non lo si fa? Bella domanda! Quali sono gli interessi economici, politici che si nascondono dietro questo finto buonismo e dietro a questa finta accoglienza che sta mettendo a dura prova la generosità e la pazienza degli italiani? Che progettualità c’è dietro a questa accoglienza senza regole? Che senso ha riempire le città, i paesi, le caserme dismesse, i palazzi abbandonati di migliaia di cosiddetti migranti/clandestini che bivaccano per strada tutto il giorno in attesa di cosa? Quale Stato europeo o internazionale accoglierebbe nel suo territorio migliaia di persone senza sapere chi sono, da dove vengono, senza documenti, senza prendere le impronte, e per giunta li lascia girare liberi per il proprio Stato…?? Succede solo in Italia perché con la giustificazione di ledere la sensibilità e la dignità di questi sconosciuti non si prendono neanche le impronte…soprattutto perché loro non vogliono.
E poi i centri d’accoglienza devono essere aperti: gente sconosciuta che entra ed esce senza controlli. Un via va continuo di disperati al punto che non si sa neanche chi c’è dentro questi centri e chi invece è sparito. Ci sono migliaia di clandestini dei quali si sono perse le tracce. Che fine hanno fatto? Boh! Perché interessa a qualcuno? No. Forse per questo i centri d’accoglienza sono senza controlli: almeno se ogni tanto a migliaia spariscono in giro per l’Italia diventeranno un problema degli italiani che dovranno gestirseli per conto loro. In tutta questo stato confusionale che accomuna tutta l’Italia anche il nostro territorio sta cambiando volto. Anni fa i clandestini, venditori abusivi, li trovavi sulla spiaggia dove ogni due minuto arrivava qualcuno per venderti qualcosa: uno stillicidio molesto.
Ora invece ogni giorno li trovi sotto casa, davanti al bar, davanti al supermercato, nel parcheggio dell’ospedale, davanti ai santuari…a bivaccare oziosi, sempre con la mano tesa a chiedere soldi. Un bel progetto di inserimento nel mondo del lavoro, di inculturazione noooo??? Ci sono tanti lavori socialmente utili da fare. Ah giusto, se chiedo loro di lavorare in cambio dell’accoglienza gratuita non lo puoi fare perché sarebbe uno sfruttamento e uno schiavizzare. Ah, sì. Ma se io li devo mantenere, sfamare, vestire, assistere gratis a livello sanitario, dar loro sussidi, case gratis…ecc questo cos’é??
Sono sconcertato dopo aver letto questo articolo , in fin dei conti e’ vero quello che succede in quella zona ,ho paura quando passo lì per recarmi a fare la spesa al centro commerciale della conad. Credo che vada tutta modificata la politica di accoglienza di questa gente . Facciamo come gli Svedesi gli diamo 1000 euro in tasca , li mettiamo su un aero e li rimandiamo a casa loro e senza ritorno per sempre .. Facendo così si risparmiano le 30.000 euro al giorno che ci costano per mantenerli . Vorrei fare una domanda a quelli che li difendono : perché non li prendete voi a casa vostra e ve li mantenete ?