
Ballottaggio, Lista Lunghi Sindaco, consiglia Bartolini
dalla Lista Lunghi Sindaco
Come è oramai noto non è stato siglato nessun apparentamento ufficiale tra i due candidati al ballottaggio e le altre liste che hanno partecipato al confronto elettorale. A seguito di ciò, Antonio Lunghi ha preso due decisioni: abbandonare l’attività politica e lasciare libertà di voto agli oltre 3 mila cittadini che gli (ci) hanno dato fiducia.
Mentre la prima interessa la sfera personale e va rispettata, anche se, per il bene della città, ci auguriamo non sia definitiva, per quanto concerne la seconda, come candidati moderati della Lista Lunghi Sindaco, coerentemente con la nostra storia, non abbiamo remore nel prendere posizione e “consigliare” quale futuro Primo Cittadino di Assisi il candidato alternativo a quello di sinistra.
Lo facciamo anche per una serie di altre considerazioni che sottoponiamo alla riflessione di chi ha la bontà e la pazienza di leggerci, non prima però di aver ringraziato Antonio Lunghi, tutti i candidati, la segreteria, i responsabili di lista e soprattutto i numerosissimi e consapevoli elettori per lo straordinario risultato ottenuto dalle nostre liste civiche (hanno raccolto più voti di qualsiasi altro gruppo o partito presente nell’affollata scheda elettorale).
Le ragioni, sia di natura amministrativa sia politica, per le quali il 19 giugno voteremo e indicheremo di votare Giorgio Bartolini sono sintetizzabili in sei punti.
Primo: convergenza sulla quasi totalità del programma.
Secondo: siamo fermamente convinti che tra i due antagonisti sia Bartolini l’unico ad avere la competenza e l’esperienza necessarie per guidare un comune “complesso” come Assisi e, soprattutto, a farlo già dal primo giorno di insediamento, senza causare quindi dannosissimi ritardi nelle deliberazioni.
Terzo: non possiamo e non dobbiamo tradire la stragrande maggioranza dell’elettorato assisano, palesemente di centrodestra. Se fosse andato in porto il nostro (e di pochi altri) tentativo di unire tutti i gruppi alternativi alla sinistra, numeri alla mano, si sarebbe vinto al primo turno.
Quarto: il consenso ottenuto ci impone di non disperdere questo immenso patrimonio di candidati e di elettori che, tra le altre cose, pur avendo una visione laica della politica, sono dichiaratamente attenti alla dottrina sociale cristiana, la quale non consente compromessi sul significato e sui valori della famiglia.
Quinto: il comune di Assisi, insieme a quelli di Perugia e Bastia, è tra i più importanti baluardi contro lo strapotere rosso nella nostra regione e perderne la guida pregiudicherebbe irrimediabilmente qualsiasi tentativo futuro di ribaltare la situazione umbra.
Sesto: riteniamo che gli elettori di centrodestra non debbano in alcun modo “coprire”, con il proprio appoggio, l’evidente spaccatura all’interno del PD e tra parte del PD e la loro candidata.
E’ con grande soddisfazione che apprendo quanto sopra , che viene premiata anche la linea politica tenuta a Bastia da Forza Italia .
ME L’ASPETTAVO DA UN GRANDE MOLTO MA MOLTO ESPERTO STRATEGA. LA SOLITA MOSSA DELL’ULTIMA ORA, DISCRETAMENTE E SILENZIOSAMENTE PREPARATA, PROROMPENTE E QUASI SEMPRE VOLUTAMENTE DEVASTANTE. LA STORIA LO INSEGNA
PEARL HARBOUR
Una domanda semplice semplice: ma se c’era convergenza sulla quasi totalità del programma, perché avete presentato due candidati sindaco?