Cocaina dall’Albania, l’Antimafia di Perugia indaga 20 persone

Cocaina dall’Albania, l’Antimafia di Perugia indaga 20 persone

Reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. E’ quanto viene contestato a 20 persone che risultano indagate. Uno è destinatario della misura restrittiva della custodia cautelare in carcere, quattro degli arresti domiciliari, quattro dell’obbligo di dimora nel comune di residenza associato alla presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria e infine 11 del divieto di dimora nella regione Umbria.


di Morena Zingales
Fonte: Procura della Repubblica


I carabinieri di Assisi, nella mattinata del 25 marzo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo.

Ricerche tra le province di Perugia, Terni e Roma

I Carabinieri, all’esito delle ricerche sviluppatesi tra le province di Perugia, Terni e Roma, hanno localizzato solo sei dei 20 destinatari del provvedimento, applicando loro le misure cautelari. Un cittadino albanese è stato arrestato portato al carcere di Perugia, due suoi connazionali sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e a un altro è stato notificato il divieto di dimora nella regione. Le ricerche hanno, altresì, consentito di individuare e sottoporre agli arresti domiciliaci una donna di nazionalità romena e un uomo, cittadino italiano.

Operazione condotta dai Carabinieri di Assisi

L’operazione è stata condotta dalla Compagnia Carabinieri di Assisi, con il supporto dei militari dei reparti competenti per territorio nei luoghi delle esecuzioni e del personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Firenze. Le attività investigative erano state avviate nel mese di giugno 2019, a seguito del controllo di un giovane assuntore di stupefacente del tipo cocaina che, nella circostanza, aveva riferito ai militari di aver acquistato la dose da un uomo di nazionalità albanese di cui aveva fornito il numero di telefono.

Esistenza di un sodalizio

I successivi sviluppi hanno consentito ai carabinieri di Assisi di acquisire gravi indizi circa l’esistenza di un sodalizio, operante principalmente a Perugia, composto uomini e donne provenienti dall’Albania, dediti al traffico, alla detenzione e allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. In particolare, l’organizzazione aveva predisposto una sorta di servizio call center in Albania che, ricevuta la richiesta telefonica da parte dell’assuntore di turno, contattava il gregario in Italia per la materiale consegna delle dosi, fornendo indicazioni su orario, luogo, quantità e corrispettivo da incassare.

Più di 500 cessioni di droga

Le indagini hanno documentato più di 500 cessioni di stupefacente perfezionati con queste modalità, che vedevano impiegati, come manovalanza, concittadini albanesi giunti in provincia di Perugia con il proposito di permanere nel territorio nazionale, a disposizione del sodalizio, per i tre mesi consentiti dal visto di tipo turistico e, al termine del periodo, far rientro nel paese di origine. Nel corso dell’indagine i militari hanno sequestrato oltre ventimila euro in contanti e sono riusciti ad intercettare due carichi di cocaina, uno di sei chilogrammi proveniente dalla Germania ed un altro di cinque nella disponibilità di uno degli indagati ad Assisi, che venduti al dettaglio avrebbero fruttato un guadagno di oltre tre milioni di euro.

Le ricerche degli altri 14 destinatari del provvedimento, tra cui una donna rumena, 12 cittadini albanesi e un uomo di nazionalità egiziana, che risultano attualmente irreperibili, saranno estese anche all’estero.

I militari, su delega della Procura, hanno svolto diverse perquisizioni locali e domiciliaci nei siti individuati quali basi, la gestione ed il traffico dello stupefacente, rinvenendo e sottoponendo a sequestro materiale verosimilmente atto al confezionamento.

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