
Firme false sui contratti luce e gas, polizia Assisi denuncia folignate disonesto.
STIPULAVA CONTRATTI DI FORNITURA LUCE E GAS CON FIRME CONTRAFFATTE PER INTASCARE LA PROVVIGIONE
L’ indagine del Commissariato P.S. di Assisi, diretto dal Commissario Capo Francesca D. Di Luca è stata avviata, qualche mese fa, grazie alla segnalazione di una giovane studentessa universitaria.
Studentessa truffata
La ragazza denunciava agli agenti di polizia che nonostante avesse disdetto da tempo il contratto per la fornitura di gas e luce per la sua abitazione perugina, lasciata a fine studi, continuava a ricevere inspiegabilmente fatture di pagamento che risultavano insolute. Già nel 2012 la ragazza aveva disdetto la fornitura, ma ciononostante veniva contattata perché alcune fatture risultavano non pagate. Decideva allora di contattare il punto informazioni grazie al quale veniva a conoscenza che presso la sua vecchia abitazione universitaria era ancora attivo, inspiegabilmente, un contratto di fornitura gas e luce, completo di polizza assicurativa e acquisto di lampadine a basso consumo energetico, insomma il top di gamma.
La studentessa ha ottenuto copia del contratto, scoprendo così di essere stata vittima di una truffa. Erano riportati correttamente tutti i suoi dati anagrafici, non era indicato il recapito telefonico ed era sottoscritto con firma apocrifa, ovviamente non autentica.
Le indagini
Gli investigatori del Commissariato avviavano gli accertamenti; scoprivano che il contratto era tra quelli stipulati con modalità “porta a porta”. Chiarivano che l’Ente gestore del servizio elettrico affidava ad una agenzia del territorio il mandato a procacciare contratti sia privati che aziendali per la fornitura di energia elettrica. Il titolare dell’Agenzia veniva sentito dagli agenti di polizia, ai quali dichiarava che l’attività di procacciamento clienti era stata sub-affidata ad altre agenzie. In questo caso, il contratto stipulato a nome della ragazza universitaria risultava stipulato da un’agenzia di Bastia Umbra.
Licenziato
Il titolare, sentito anche lui dagli agenti di polizia, riferiva che l’agente che aveva stipulato materialmente quel contratto era un giovane ventiseienne di Foligno, licenziato proprio per irregolarità risultanti dai contratti da lui procacciati e per i quali aveva già in passato sporto denuncia. L’attività d’indagine intrapresa dagli agenti del Commissariato di Assisi si concludeva con la denuncia del folignate che ora dovrà rispondere del reato di truffa.
Raccomandazioni
Si raccomanda a tutti coloro che si dovessero imbattere in agenti disonesti attratti dagli incentivi alla produzione di prestare massima attenzione nel rilascio dei propri dati sensibili e di conservare con cura le vecchie bollette che non vanno mostrate a chiunque perché contengono tutti i dati necessari per la stipula di contratti non richiesti.
Firme false su contratti luce e gas
Commenta per primo