
Da Lorenzo Capezzali
Fonti di Moiano, uno dei punti di costume e storia da ultimare
Le Fonti di Moiano, uno dei punti antichi tra costume e storia assisana, dove le massaie vi lavavano i panni, mostrano ancora deturpazioni interne tanto da interessare osservatori e cittadini sul web come è capitato di vedere in questi giorni. Composizioni incomplete, insomma, attorno ai vasconi con la conseguente richiesta di ultimazione della struttura nei suoi vari punti a corollario delle arcate che circondano le stessi fonti.Si comincio’ nel tempo con acquisizioni di proposte progettuali per il loro recupero funzionale e la valorizzazione del suggestivo complesso monumentale, a ridosso della medievale cinta muraria urbica, in un’area di grande pregio paesaggistico e naturale.
Fu un progetto rivolto alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio dagli aspetti, cosiddetti, minori che trovò subito riscontro nelle istituzioni pubbliche e private. Le Fonti anticipano la strada che porta al centro in una zona dove ha inizio una delle principali vie di collegamento con i centri della valle umbra. Fanno da sfondo il Protomonastero di Santa Chiara sopra e l’edicola posta all’ingresso dell’antica fraternita di S. Maria del Vescovado, che riveste una notevole importanza strategica ed artistica di pittura di antica data.
Presso le fonti di Moiano esercitavano la loro professione i cardatori di lana mentre lungo il percorso si esibivano i friscolai artigiani. L’angolo di Moiano rappresenta sicuramente un luogo di intuibile attrazione soprattutto turistico e di hobbies per i residenti tra passeggio e luogo di servizi sociali.Soprattutto per la presenza della tenenza della Guardia di Finanza e l’ingresso pedonale dal parcheggio di Porta Moiano, biglietto da visita per tanti turisti.
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