Matarangolo, Lunghi preoccupato del pedigree cattolico di Proietti

Non si può strumentalizzare il Papa per fargli dire cose che non dice

Caro Eugenio, sarò un torzone, ma non ho capito
FRANCO MATARANGOLO

Matarangolo, Lunghi preoccupato del pedigree cattolico di Proietti

da Franco Matarangolo
Le dinamiche politiche, se in una competizione elettorale ti attaccano da destra e da sinistra, insegnano due cose: la prima è che ti temono, la seconda che probabilmente sei nel giusto nel perseguire la tua linea politica. Le continue esternazioni del candidato Freddii sul pedigree cattolico della candidata Sindaco Stefania Proietti dimostrano l’agitazione, l’apprensione, l’affanno e lo smarrimento del centro-destra versione minore, quello di Tonino Lunghi. La coerenza dell’impegno per la dottrina sociale della Chiesa di Stefania non ha bisogno di essere confermata da nessuno: la conoscono tutti e da sempre, Freddii ha fatto di più per Santa Madre Chiesa?

Non si può strumentalizzare Papa Francesco, per fargli dire cose che non dice, e dimenticare le posizioni “rivoluzionarie” in tema di migranti e di necessità di pauperismo della Chiesa, che dovrebbe abbandonare le pulsioni commerciali di alcune sue attività. Da sinistra si vogliono strumentalizzare le parole del Vescovo Sorrentino, pronunciate tempo prima che Stefania Proietti decidesse di mettersi a disposizione della sua città, contenenti un programma per il bene comune, offerto a tutti i futuri candidati. Quanto al PD, partito nel quale hanno trovato sintesi l’ispirazione socialista e quella cristiana, l’aver riconosciuto attraverso le unioni civili diritti fondamentali delle coppie di fatto eterosessuali ed omosessuali non è certo una cosa di cui vergognarsi.

Si vergognino semmai i sepolcri imbiancati che pensano di ergersi a censori della vita e della libertà’ degli altri. Questi “scagliatori”di prime pietre dimenticano, peraltro, che questa legge di civiltà di cui andar fieri è stata approvata con il consenso di partiti politici e con il voto di parlamentari e ministri, per esempio Galletti, che hanno battuto il territorio sostenendo la candidatura di Lunghi. E d’altra parte tutti i paesi d’Europa, a cominciare da quelli guidati da partiti popolari e cristiano-democratici, tanto per citarne una la cattolicissima Irlanda, hanno legislazioni analoghe da decenni. In questa tornata elettorale amministrativa ad Assisi forze e culture diverse si sono incontrate, hanno deciso di mettere da parte personalismi e differenze, hanno cercato una sintesi, che tra persone che non si fanno abbagliare dall’ideologia è sempre possibile, per trovare soluzioni ai tanti problemi della vita attuale di una comunità.

Le cose di cui c’è bisogno ad Assisi, se si vogliono aiutare le famiglie e non fare retorica sulla famiglia, sono l’asilo nido che manca da sempre, i centri per anziani, una politica attiva di avvio al lavoro dei giovani. Andate a leggere l’unico programma elettorale che ne parla diffusamente: quello di Stefania Proietti.

 

Franco Matarangolo

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