Nuova casa di riposo Assisi, interpellanza urgente di Travicelli

Collettore fognario non esistenti e i residenti pagano

Nuova casa di riposo Assisi, interpellanza urgente di Travicelli
da Claudia Maria Travicelli (Capogruppo Consiliare Democratici e Popolari per Assisi)
Da molto tempo, ormai, sentiamo inutilmente parlare della realizzazione della nuova Casa di Riposo per anziani di Assisi ma, nonostante le ripetute sollecitazioni pervenute anche pubblicamente, le Istituzioni Pubbliche preposte non hanno sentito il dovere di fornire le informazioni richieste.

Da quanto si è a conoscenza, la Regione dell’Umbria avrebbe approvato un progetto presentato dal Comune di Assisi, da realizzarsi in un terreno di S. Maria degli Angeli, a cura di soggetti proprietari privati.
Se ciò corrispondesse al vero, qual è il motivo del mancato avvio dei lavori?

E’ noto, infatti, che nel momento in cui la Regione approva un progetto presentato da un Comune, nell’ambito della programmazione dei servizi sociali territoriali, la competenza e la responsabilità della sua attuazione passa all’Amministrazione proponente che, di fatto, si è impegnata a conseguirla.

D’altronde, non è difficile presumere la necessità di realizzare una residenza per anziani a servizio di un ampio territorio di Comuni nei quali l’unica struttura esistente, l’Andrea Rossi di Assisi, non è in grado di rispondere ai sempre maggiori bisogni di una popolazione in crescente invecchiamento.

Stante, peraltro, l’interesse economico di una tale realizzazione che, oltre a rispondere a un bisogno ineludibile, potrebbe creare anche un discreto numero di posti di lavoro e il relativo indotto, torniamo a sollecitare una risposta al quesito iniziale: quando iniziano i lavori per la nuova Casa di Riposo di Assisi, ampiamente pubblicizzati dal già Sindaco Claudio Ricci?

Terminata finalmente la convulsa fase della campagna elettorale per le regionali,a ridosso della prossima,che vedrà le amministrative di Assisi, speriamo che la situazione si sblocchi quanto prima e che lo stallo non sia dovuto all’aleatorio sistema regionale di convenzionamento, essendo impensabile aprire una struttura con rette a totale carico dei fruitori.

Un’ultima, ma non meno importante, domanda all’Amministrazione Comunale di Assisi.
Considerato che la maggior parte dei soggetti operanti nell’offerta dei servizi alla persona, appartengono al variegato e insostituibile mondo del non profit, valutata la prevalente natura pubblica delle risorse per il suo funzionamento, non sarebbe stato meglio assegnarne la realizzazione e la gestione a una Organizzazione di Utilità Sociale, come peraltro previsto dalla Legge Regionale dell’Umbria n. 26 del 2009?

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