
da Simone Pettirossi (Assessore della Città di Assisi)
Pettirossi: «Di fronte al terremoto politico serve una pausa di riflessione»
“In qualità di amministratore di tutti i cittadini del comune di Assisi, con deleghe alla pace e alle politiche europee, nonché rappresentante di quei valori fondanti del Partito Democratico in cui voglio ancora continuare a credere, non posso non prendere una posizione rispetto alle ultime vicende di cronaca politica umbra e condividerla.
Innanzi tutto, ritengo che sia il caso di rimandare a data più opportuna la pur indispensabile occasione di confronto e dialogo circa il tema della migrazione e cittadinanza in Europa.
Questo per lasciare il giusto tempo e il giusto spazio alla riflessione rispetto a vicende che non possono e non devono lasciare indifferente nessuno, senza cedere alla tentazione di esprimere giudizi demagogici, ma continuando a mantenere fiducia nelle istituzioni.
Temi europei tanto complessi, e che stanno a cuore a tutta la cittadinanza, meritano di essere discussi con la massima serenità ed evitando il rischio della strumentalizzazione.
In questo momento, non si può ignorare il nuovo terremoto, di differente natura, ma non per questo meno impattante per le politiche nazionali ed europee, che ha colpito la regione Umbria.
Sono personalmente convinto che vedersi oggi per svolgere una iniziativa politica locale su tematiche europee, sarebbe incomprensibile ai cittadini e agli elettori, scossi e perplessi di fronte a questi eventi così impattanti, anche a livello mediatico.
Torneremo a parlare di Europa quando ci saremo concessi il tempo necessario per comprendere e riflettere di fronte alla crisi più grave del centrosinistra umbro dal dopoguerra ad oggi.
Da amministratore, democratico e europeista, invito tutti a prendere una pausa di riflessione per dialogare con rispetto e comprendere meglio come procedere nelle politiche locali, nazionali ed europee.”
Il solito discorso in lingua “politichese” incomprensibile e vuoto di significati. La verità è che sta’ crollando rovinosamente un sistema che ha governato per 40 anni questa nostra povera regione ormai agli ultimi posti in classifica in tanti ambiti e gestita da soggetti che ormai da tempo avevano finito spinta propulsiva, idee, entusiasmo pensando che certi ruoli fossero loro assegnati per disegno divino. Sono convinto che 40 anni di potere da parte degli stessi partiti sia una forma di regime che per quanto democratico possa essere è pur sempre negativo. Ci auguriamo per il bene di tutti che questa volta l’alternanza avvenga veramente e che anche i comuni dove per troppi anni ha governato il centro sinistra, il 26 maggio trovino la forza ed il coraggio di cambiare. Per il resto eravamo e restiamo garantisti ed abbiamo fiducia che tutto verrà chiarito nelle sedi opportune da coloro che sono delegati a farlo. Senza sconti per nessuno.