
Piccolo Carro, chiesto il processo per Cristina Aristei e Pietro Salerno
Il rinvio a giudizio è stato chiesto per Cristina Aristei e Pietro Salerno, entrambi coinvolti nell’inchiesta sulla cooperativa Piccolo Carro. Il sostituto procuratore Gennaro Iannarone ha avanzato la richiesta. Aristei e Salerno, marito e moglie, rispettivamente presidente e vicepresidente della cooperativa vengono accusati dei reati di truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture. Ospitavano in cinque strutture dell’Umbria – secondo quanto emerso – minori affidati dai servizi sociali senza le autorizzazioni necessarie per svolgere attività terapeutico-sanitaria.
La cooperativa – secondo la Procura – incassava circa 400 euro al giorno per ogni giovane ospitato. In udienza preliminare – insieme ad Iannarone – hanno preso la parola i difensori di quattro Asl e dell’Associazione Colibrì, costituite parte civile. Il giudice Piercarlo Frabotta il 28 novembre deciderà se prosciogliere gli imputati oppure mandarli a processo.
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