
Piccolo Teatro degli Instabili, Le Città Invisibili con Popolizio e Girotto
Un’opera di Italo Calvino dove si dà voce a Marco Polo
Un’opera di Italo Calvino dove si dà voce a Marco Polo Dopo il grande successo di “Teatro da mangiare?” con il Teatro delle Ariette, la Stagione del Piccolo Teatro degli Instabili di Assisi, continua lunedì 18 Gennaio alle ore 21:15, con due fuoriclasse del panorama teatrale e musicale italiano e internazionale: Massimo Popolizio e Javier Girotto insieme per ricreare l’atmosfera straordinariamente suggestiva evocata da alcune pagine del testo “Le Città Invisibili” di Italo Calvino.
Popolizio dà voce sia a Marco Polo che al suo ascoltatore, l’imperatore Kublai Khan, a cui racconta i suoi percorsi visionari. Kublai Khan è un imperatore melanconico con la coscienza che il suo sterminato potere conta molto poco quando il mondo sta andando in rovina. Le città descritte da Marco Polo sono inafferrabili, utopiche, a volte sembrano prendersi gioco dello stesso viaggiatore che si sorprende lungo le loro incredibili vie, in una fuga infinita di specchi deformanti.
Il dialogo tra musica e parola è continuo, nasce così una sorta di vera e propria jam session in cui l’esecuzione musicale funge da elemento drammaturgico: sax, clarinetti e flauti andini di Girotto intrecciano i loro suoni alla parola recitata, il tutto incastonato in uno spazio magico, illuminato da un sapiente gioco di luci. Nel ripetersi delle conversazioni fantastiche tra l’imperatore e Marco Polo emerge lentamente una zona intermedia in cui i due interlocutori, grazie a una sinergia misteriosa, trasformano in visione e racconto i desideri dell’uno e i sogni dell’altro. Così lo spettacolo lascia al pubblico la libertà di creare il proprio percorso mentale, guidato da un dialogo incessante tra voce e musica che insieme parlano dello spazio, dell’Altrove, del viaggio, della libertà di abbandonarsi alle emozioni senza più bisogno di interrogarsi.
“LE CITTA’ INVISIBILI” di Italo Calvino Concerto – Spettacolo
voce recitante
MASSIMO POPOLIZIO
musiche eseguite dal vivo da
JAVIER GIROTTO
cura registica
TERESA PEDRONI
produzione
Compagnia “Diritto & Rovescio”
Dalla rassegna stampa
“Cosa è visibile e cosa, invece, invisibile? O meglio, quello che è invisibile ed immaginario per la moltitudine è davvero poi così lontano dalla realtà? Il labile confine e la dolce commistione tra realtà ed immaginazione vengono portati sul palcoscenico dalla calda ed affabulatoria voce di Massimo Popolizio, ormai affermato attore teatrale e cinematografico (“Il Divo” e “La grande bellezza” per citare due titoli noti ai più) e doppiatore di successo. Centrale rispetto a questa partitura vocale, vi è quella musicale ad opera di Javier Girottoche, esplorando le differenti potenzialità dei suoi strumenti a fiato –- tromba, sassofono e flauto – , sottolinea ed impreziosisce le mille descrizioni delle ‘città invisibili’ raccontate da Marco Polo, con musicalità romantiche, orientaleggianti, evocative. Trascinante ed estremamente descrittiva la scelta dei brani realizzata dalla regista Teresa Pedroni, che ha realizzato la mise en espace di una delle più suggestive opere del grande umorismo simbolista calviniano.
Il folto pubblico presente è immobile ad ascoltare, si abbandona all’immaginazione, raccoglie analogie e similitudini con le proprie città visibili, assapora il mistero della narrazione come un bambino a cui viene raccontata una fiaba”
(Serena Lena – www.saltinaria.it)
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