
Le famiglie e le imprese del nostro territorio sono spremute dalle tasse. La pressione fiscale, sommando le imposte sulla casa (IMU), sui servizi indivisibili (TASI), sui rifiuti (TARI) e considerando anche le alte rendite catastali, è altissima.
I servizi comunali destinati ai residenti sono invece scarsi. Non c’è una asilo nido comunale, non c’è un cinema, non ci sono mezzi di trasporto pubblico adeguati (per collegare le frazioni), non c’è una manutenzione sufficiente delle strade, non c’è un’illuminazione funzionante visto che alcune vie sono al buio da mesi, non c’è una pulizia frequente dei vicoli del centro, non ci sono ancora i servizi essenziali (acqua e metano) in alcune frazioni.
Tra aprile e giugno 2015 ad esempio sono scaduti ben 15 (sic!!!) bandi europei, del Programma Horizon 2020, con una dotazione complessiva di 15 miliardi, finalizzati a “rilanciare la crescita e l’innovazione urbana“, a sviluppare “città sostenibili” e “smart”, ad applicare le nuove tecnologie al miglioramento del settore pubblico, ecc.
Se ne parla da anni ma ci sono ancora troppe inefficienze: consulenze esterne, incarichi senza senso, scelte opache, spese inutili. Bisogna rendere più efficiente i processi interni al Comune, con una vera “reingegnerizzazione” organizzativa, valorizzando le competenze interne e premiando l’innovazione è il merito.
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