📰 Rassegna stampa 📰 – Strade del Subasio da sistemare, servono interventi

Strade del Subasio da sistemare
Assisi, boom di visitatori ed escursionisti ma servono interventi

Dopo Merkel e Juan Manuel Santos arriva il presidente Antonio Tajani– ASSISI – STRADE del monte Subasio, restano impresentabili; eppure sono tanti a utilizzarle per raggiungere luoghi di sicuro fascino, dall’Eremo delle Carceri agli Stazzi all’abbazia di San Benedetto. La calura di questa estate ha spinto molti a raggiungere sia la zona sommitale del monte sia quelle alberate, in cerca di refrigerio o per prendere il sole. Tanti gli escursionisti, molti ancora gli appassionati della bicicletta. Affollamento che continua anche in questi giorni: il Subasio attrae.

Se il tratto che da porta Cappuccini conduce alle Carceri (Sp 251) è accettabile, da sopra l’Eremo nonostante qualche intervento a colpi di breccia, è sempre critica; dagli Stazzi ai mortari e poi sino alla Madonna della Spella e a Collepino è danneggiata assai. Scarsa cura generale, poi, testimoniata, poso sopra l’Eremo, dalla segnaletica ‘inghiottita’ dal verde, la sbarra (rotta) che dovrebbe limitarne l’accesso, con il vetro a pezzi a da tempo la bacheca che dovrebbe fornire informazioni. Zona dell’Eremo dove nei giorni di grande afflusso si crea anche qualche problema per la sosta delle auto (lungo strada); un cartello nel parcheggio che si trova a valle del santuario, a poche decine di metri, potrebbe indurre i visitatori a lasciare le auto lì e poi salire a piedi.

IN TEMA di strade di accesso, non è migliore il tratto della Sp 251 che dall’Eremo conduce all’Abbazia di San Benedetto e poi verso Assisi. Se la parte in piano – molto frequentato dagli amanti delle passeggiate – presenta qualche tratto assai ammalorato, quello che dal bivio per la Bolsella scende verso la storica Abbazia di San Benedetto è malconcio assai: troppi i tratti con l’asfalto finito, con l’affiorare dello sterrato. Degrado anche nella zona dell’abbazia: erba alta, pietre del muro di cinta asportate, la fonte in condizioni vergognose. Eppure anche questa zona potrebbe essere un tracciato utilizzabile dalle auto, ma soprattutto dagli amanti delle due ruote, in una fase storica in cui si punta a richiamare gli appassionati di percorsi per biciclette: rimettere a posto i tratti ammalorati potrebbe avvicinare gli amanti delle biciclette.

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