Grave situazione trasporti fra Santa Maria e Assisi, lettera in redazione

Regolamento del trasporto scolastico è mancata applicazione dell’art. 4 del regolamento
Foto UjCom

Grave situazione trasporti fra Santa Maria e Assisi, lettera in redazione

Buongiorno,

vi scrivo per mettervi a conoscenza della grave situazione dei trasporti fra S. Maria ed Assisi (la Linea C di Busitalia) con riferimento in particolare all’ingresso ed uscita dei 3 licei Properzio, Scientifico e Alberghiero. Da quest’anno è stata avviata la sperimentazione dell’orario con la settimana breve al Liceo Properzio: la decisione è stata presa definitivamente nel mese di Gennaio e da allora la dirigente ha ampiamente rassicurato le famiglie pubblicamente ed in privato circa la garanzia che i trasporti si sarebbero adeguati al nuovo orario.

Noi utenti abbiamo più volte sollecitato sia la dirigente che Busitalia, spiegando anche nel dettaglio (anche per iscritto) il potenziale problema degli orari.

In aggiunta c’è da dire che sono state spostate le classi terze del Properzio (si tratta di 9 classi, per un totale di 200 alunni ca.) dalla sede centrale alla succursale presso la scuola Frate Francesco. Presso la sede centrale ci sono altre 30 classi per un totale di 700 alunni ca.

Il liceo alberghiero invece è dislocato con le 6 classi prime e le 9 classi terze presso Via Eremo, alle spalle di Piazza Matteotti e le 6 classi seconde poco sopra la scuola Frate Francesco (le quarte e le quinte sono a S. Maria). L’orario di ingresso dell’Alberghiero è 8.25, uscita 13.25.

Il liceo Scientifico presso il Convitto di Piazza Matteotti entra alle 8.10 ed esce alle 13.37 (non è un errore, è proprio 13.37) e si tratta nel complesso di 32 classi.

(sono tutti dati verificabili dai siti http://alterio.altervista.org/2019_ORARIO/W1.web/index.html e http://www.convittoassisi.com/public/news_home/files_695/ORARIO%20PROVVISORIO%20PRIMA%20SETTIMANA.pdf o chiamando in segreteria).

In data 9 Settembre, con gli abbonamenti già sottoscritti da centinaia di utenti, sono stati pubblicati gli orari dei pullman delle tratte di Assisi, fra cui quelli della Linea C che incredibilmente sono risultati esseregli stessi dello scorso anno! (si veda http://www.fsbusitalia.it/content/dam/fsbusitalia/documenti/umbria/orari/orariinvernali2019/urbani/013_UrbMin_Ann_Assisi.PDF).

In particolare passano la mattina a S. Maria, davanti alla Basilica, 3 pullman: 1alle 7.42 e 2 alle 7.46 (tutti con partenza da Via Ermini 6’ prima). Quello precedente passa alle 7.08, quello successivo alle 8.11. È di tutta evidenza che solo il primo (delle 7.42) garantisce di arrivare al Properzio in tempo e con un piccolo ritardo di 5’ ca. in succursale.

Gli altri 2 (delle 7.46) portano i ragazzi del Properzio in ritardo, per quanto piccolo, ed i ragazzi della succursale con un ritardo superiore ai 10’ del tutto inaccettabile.

Per gli altri due licei invece il problema non si pone considerando che l’orario di ingresso è 8.10 o 8.25 e quindi hanno il tempo di raggiungere i plessi scolastici. Per l’uscita la situazione è ancora peggiore in quanto vi è un pullman che parte alle 13.15 da Piazza Matteotti e che non serve a nessuno dei licei, uno (o forse più, ma negli orari non è scritto) che parte alle 13.45 ed il successivo alle 14.15.

Sul (o sui) pullman delle 13.45 si concentrano le uscite di tutto lo Scientifico, dell’Alberghiero, della succursale del Properzio e dell’alberghiero di Via San Benedetto e infine della sede centrale del Properzio.

Le famiglie dei ragazzi della succursale del Properzio(che escono alle 13.40 e che devono fare almeno 5’ di strada per arrivare alla fermata) sono state costrette a chiedere dei permessi permanenti al Liceo per l’uscita anticipata di 5’ dei figli per permettere loro di prendere il pullman… sempre con la speranza di non trovarlo già pieno dei ragazzi dello Scientifico e dell’Alberghiero che lo hanno preso a Piazza Matteotti e che escono prima (13.25 e 13.37 rispettivamente).

La situazione poi dei ragazzi della sede centrale del Properzio è ancora più a rischio in riferimento al sovraffollamento dei pullman. Nonostante le ampie rassicurazioni ricevute a voce, le famiglie di Santa Maria e Bastia e dei comuni limitrofi, che portano qui i loro ragazzi per andare al liceo, sono in grande difficoltà.

Più di un’utente è stato costretto ad andare a prendere il figlio con la macchina (aggravando ulteriormente la situazione del traffico) perché ha perso il pullman per rientrare a casa.

A questo si aggiunga che questa mattina, primo giorno di scuola,i pullman sono passati tutti in ritardo ed i ragazzi sono stati lasciati con oltre 10’ ca. di ritardo al Properzio e con 20’ca. di ritardo in succursale.

Da ultimo pare che una mamma che ha protestato con Busitalia per la situazione delle terze del Properziosi sia sentita rispondere che da 16 anni non è più scuola dell’obbligo!

Vorrei ricordare che invece la scuola è un obbligo ed anzi è l’obbligo più importante/prioritario nella vita dei ragazzi, che l’istruzione è un diritto (e non si possono risolvere i problemi chiedendo permessi a scuola e riducendo ulteriormente l’orario) e che un servizio pubblico ridotto a queste condizioni non è degno né di un paese civile, e meno che mai della città di San Francesco, e che non risponde alle cifre pagate da chi ha sottoscritto l’abbonamento nei tempi necessari.

So di persone che hanno “preso d’assalto” la biglietteria di Via Maratona a S. Maria e di centinaia di telefonate fatte sia al liceo Properzio sia a Busitalia, per ora senza alcun risultato se non la generica promessa di una rivalutazione degli orari fra un mese.

Preferirei che questo comunicato rimanesse anonimo semplicemente perché la mia non è la protesta di un utente ma di centinaia di famiglie che sono letteralmente sul piede di guerra per un disagio inconcepibile qui ad Assisi.

5 Commenti

  1. Ed ecco perché mia figlia studia a casa con metodo parentale. È solo in terza elementare. È iscritta in una scuola polacca, perché io da madre avendo visto QUANTO SONO POVERE DI SOSTANZA E DI CONTENUTO LE SCUOLE ITALIANE, ci rimasi di stucco e solo il fatto che con me l’inglese è 2,3 ore a settimana, allargato a 5 se uno vuole, che si lavora sopratutto con materiali interattivi, hanno solo 2 libri formato quaderno (infatti i zaini in Polonia sono la metà di quelli italiani e se un bambino trainasse un trolley, gli chiederebbero che viaggio sta per fare!) il libro elementare e matematica le prime 3 classi, più 2 libretti di esercizio ma dentro vi ho trovato calligrafia che è base di tutta la fluidità di pensiero (qui anche gli adulti scrivono stampatello, inconcepibile), storia, fisica, astronomia, chimica, musica con tanto di pentagramma ed educazione civile tipo come attraversare la strada o affrontare l’attacco di un cane prima che arrivi il padrone (in Polonia il fenomeno di randagismo non esiste) o come chiamare il 112 in tutto il territorio europeo. Ecco, io ho visto questo. Ho detto che preferisco lavorare miseramente da casa ma non lascerò instupidire mia figlia. Non così. Premetto che in Polonia non servono i scuolabus perché la comunicazione urbana è ultrasufficiente! A parte che le elementari si raggiunge a piedi, sono sempre vicine, i bimbi ci vanno da soli, i licei sono collegati dalle rete urbana CHE NON FALLISCE MAI. E poi nelle scuole polacche (o altre scuole europee) l’educazione fisica viene effettuata da educatore fisico che ha finito l’Accademia della Educazione Fisica una laurea senza quale non può mettere mani su bambini. Non ho dovuto pagare per lezioni di pattinaggio su ghiaccio, nuoto, palestra, atletica leggera tutta, no, me l’hanno fornita gratis in quella povera Polonia. Sono venuta in Italia nel 2000. Ho incontrato un mio coetaneo. Gli chiedevo del “gn” e gli dicevo “non distinguo foneticamente gn da ni, è più forte di me, me li può rileggere?” Lui rideva, si girava e rigirava. Una ragazza rumena, amica in comune mi disse: “guarda, lo porto in giro con la macchina perché non può avere la patente. È analfabeta.” Io dissi: “ma è italiano? Ha la mia età!!” (24 anni allora). Lei mi disse: “non è l’unico, è frequente qui.” Non riuscivo a credere eppure lui era di fronte a me. Che se ne stava mangiando una pizza e mandolino in testa. E io mi ero iscritta solo un anno dopo essere arrivata in Italia al quarto anno di biologia, indirizzo biologia molecolare perché ho imparato l’italiano quanto basta in un anno per trasferire gli studi e convalidare gli esami (20 in tutto) che feci all’Università Jaghellonica. Sono preoccupata sul fattore liceo qui, nei pressi, tra Perugia e Assisi, non ci voglio nemmeno pensare che mia figlia debba affrontare il vostro terzo mondo della istruzione. Preferisco a mandarla via in un collegio a studiare a Cracovia se non troverò la via individuale fra 5 anni. Questo è quanto. Mi dispiace per ciò che si perdono i vostri figli.

  2. Vorrei aggiungere anche il disagio di chi abita a Sant Egidio che nonostante 270 euro di abbonamento deve prendere la macchina e portare e riprendere i figli a Petrigano da dove poi prendono l’autobus per Assisi spendendo altri soldi per la benzina e anche tanto tempo.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*