
Boom di turisti ad Assisi, incoraggiante per l’economia della Città
di Lorenzo Capezzali
I conti tornano ad Assisi stando all’inaspettato flusso turistico di agosto, che ha memoria d’uomo non si ricordava facilmente. Macchine dappertutto, bus pochi ma gente tanta che nel percorso del centro storico. Dopo le previsioni pessime mediatiche d’inizio d’anno il turismo come d’incanto ha ripreso a marciare per il sorriso di negozi,B&B, bar, attività ricordi, e strutture alberghiere. Come si spiega tutto questo è difficile pensarlo dopo una serrata pandemia e programmi comunali da definire.
Sta di fatto che il miracolo Francescano si è avverato anche se la città va modellata attraverso un turismo sostenibile, di qualità. Il motto mordi e fuggi è superato per favorire famiglie, coppie, italiani per incrociare Il miglioramento dell’offerta da un pieno appoggio al consenso e alla realizzazione di prodotti di maggiore verità costruttiva. Via la plastica,oggetti futili, i finti mady in Assisi per affidarsi alle tradizioni e al costume e alla storia di una acropoli che splende di tanti beni architettonici e culturali.
Per non parlare del Calendimaggio vernissage di folkore, arte, recite, bandi di sfida, sfilate, taverne, squilli di tromba, canti medioevali e arredo del centro con bandiere e stendardi fin su la Rocca Maggiore. Il modello di Assisi futura dovra’appelarsi ad una diversa pedonalizzazione, integrazione di servizi mobilità e residenzialità’. Gli anni ’60 a volte ammoniscono!.
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