Sri Lanka, Fortunato, Frati Assisi, comunità internazionale agisca
Padre Enzo Fortunato, direttore della rivista ‘ San Francesco‘ , di ritorno da Mosul, Iraq, “dove i cristiani sono ancora perseguitati e sono stati decimati”, ha dichiarato in merito agli attentati in Sri Lanka: “La comunità francescana di Assisi è attonita dinanzi all’ immane tragedia che colpisce i cristiani in Sri Lanka e in diverse parti del mondo. Oggi per molti andare in chiesa è un atto di indomito coraggio”.
Fortunato ha detto che in Sri Lanka “viene colpita non solo la comunità cristiana ma anche la pacifica convivenza tra fedi e culture diverse. Le chiese sono diventate un bersaglio in molti luoghi: Egitto, Pakistan, Nigeria, Iraq da dove sono appena tornato. I cristiani diventano i nuovi martiri: pensavamo fosse una pagina della Chiesa nascente ma oggi questo martirio continua, e insieme ai cattolici anche altre realtà vengono messe alla prova”.
Per il francescano, come riporta l’Agenzia nazionale di stampa associata, “la comunità internazionale è chiamata ad agire in fretta perché tutto questo non diventi una escalation senza controllo”. “Non è possibile morire andando in chiesa. Eppure – conclude – i cristiani testimoniano non altro che l’ amore”.
Anche lei padre, ha timore a pronunciare la parola MUSSULMANI? Si potrebbe offendere qualcuno? II sultano per esempio tanto celebrato recentemente?
Mi spiega padre cosa intende per far intervenire celermente la comunità internazionale? Solite chiacchiere che non servono a nessuno e non fermano certo i kamikaze o intervento militare a protezione delle nostre chiese e di coloro che professano la religione cattolica? Perché se così dobbiamo intenderla siamo di fronte ad una svolta epocale. Anche voi finalmente vi siete resi conto che non sempre è possibile dialogare…soprattutto in certi paesi…ed allora dobbiamo difenderci e non certo solo con la preghiera…purtroppo…