
Carta del Pellegrino ad Assisi, Fabrizio Leggio, mistero s’infittisce, che sarà?
Carta del Pellegrino ad Assisi, che è quest novità? A chiederselo, in queste ultime ore, sono in tanti e tra questi gli albergatori. In particolare Fabrizio Leggio, Windsor Savoia, consigliere “pentastellato” del consesso assisiate. “Nella giornata di ieri – scrive in un posta su Facebook – è arrivata una comunicazione a tutte le strutture ricettive. alberghiere ed extra-alberghiere, del comune di Assisi”.
Mail che recherebbe la firma dell’ufficio turismo del comune di Assisi. Nella missiva elettronica si ” invitano gli operatori a comunicare a tutti gli ospiti che verranno in città il 3 e il 4 ottobre in occasione della festa di San Francesco, che per poter accedere alle celebrazioni sarà necessario munirsi di una non meglio specificata “carta del Pellegrino“.
Ma c’è di più, Leggio comunica che per ottenere la misteriosa carta bisognerà rivolgersi alla agenzia viaggi Nea Polis srl. “Chiamando questa agenzia ci si sente rispondere che il costo di questa fantomatica carta è di 7 euro per persona”.
Leggio conclude scrivendo che: “Mai si era vista in passato una cosa di questo tipo e in molti siamo rimasti sconcertati. Chi è che ha voluto introdurre questa sgradevole novità? Per quale motivo è l’ufficio turismo del comune che veicola questa comunicazione? A chi vanno le risorse di questa nuova ed ulteriore gabella? Con quale procedura e criterio e’ stato affidato alla Nea Polis questo incarico che presumibilmente non è svolto gratuitamente?”. “.
Non avendo carte in mano per capire di cosa si tratta abbiamo cercato l’aiuto di Goole e del suo mybusiness per capire di più, ma, scritta così come l’ha comunicata Leggio, di Nea Polis non c’è traccia, almeno noi non l’abbiamo trovata.
C’è, invece, con nome simile, altra agenzia il cui contatto amministrativo del presunto sito internet risulta essere anonimo.
Apriti cielo, si è scatenata la polemica sul web. Questi alcuni commenti: “ASSISI STA TOCCANDO IL FONDO!! Che ne dite di un bel terremoto che faccia rinsavire una città che ha perso la trebisonda?!” – “Quando 13 anni fa mi trasferii ad Assisi e volavo 20 centimetri da terra perché venivo a vivere nella città di Chiara e Francesco, un amico frate mi vedeva così esaltata che mi disse: “Attenta ad Assisi tutti amano il figlio, ma tutti seguono il padre” che sta per Pietro di Bernardone in odore di usura. Non volevo crederci, ed è mò che so che è così, ahinoi tutti! Non solo a oggi, quest’anno qui sono arrivati 11.500 pellegrini a piedi e non c’è uno straccio di ostello per loro, ed è di oggi che ho cercato di aiutare pellegrini olandesi sconsolati, ma è cosa di tutti i giorni. Adesso sta storia della festa di Francesco a pagamento mi fa pensare che sto vivendo in una gabbia di pazzi! E fare saltare la giunta?! Questo si fa se si è seri quando chi è a capo di un Comune fa follie di sto genere! Credetemi non so se piangere o urlare!”
“Guarda credo sia una truffa… a me è capitato una cosa simile sempre da un’agenzia campana… dovevo iscrivermi per forza ad una specie di confesercenti… ho chiamato il commercialista e mi ha detto fermati le inviano a tutte le aziende non pagare è una truffa”.
“Non cedete il passo ,non abbassate la guardia,non sono loro a comandare ,le strutture le avete voi,il comune non puo’imporre questo tipo di trattamento ,voi pagate le tasse al comune e non viceversa,in piu’ ancora una volta il nostro santo viene ucciso da quel padrone che lui stesso ha cacciato ! I soldi!”.
C’è anche chi, invece più o meno. è d’accordo: “Io credo che non sarebbe un’idea malsana quella di far pagare una ‘fee'” di ingresso alla città, purché il 100% degli introiti venga investito nella conservazione e miglioramento del centro storico.
Qui invece si parla di tassare l’ingresso di una cerimonia religiosa a favore di chi? Odora tanto di mercanti all’interno del Tempio….”
Fabrizio Leggio, che ha chiesto lumi a Palazzo scrive ancora: “In comune cadono tutti dalle nuvole, eppure la mail l’hanno mandata loro. I frati dicono di non saperne niente. Il mistero si infittisce”
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