
Stefania Proietti, delega politiche ambiente, Centrodestra, c’è conflitto dal Centrodestra ASSISI – Euro 2.116.213, cioè più di 4 miliardi delle vecchie lire, è l’importo dell’utile già al netto delle imposte, dichiarato per l’anno 2010 da una delle società tuttora in attività di cui è socia al 24%, la sindaca di Assisi Stefania Proietti. Lei ne è stata ininterrottamente presidente del consiglio di amministrazione dalla sua costituzione fino al 20 giugno 2016, giorno della sua nomina a sindaco. Come si sa, per legge, tutti gli amministratori comunali debbano dichiarare la propria situazione patrimoniale – reddituale che sono pubblicate sul sito del comune. La dichiarazione della sindaca che sapevamo essere insegnante, ci ha incuriosito un po’ in quanto indica che è socia di tre società e, in modo quasi meccanico, siamo andati a guardare i numeri.
Dobbiamo dire la verità. Gli occhi si sono subito soffermati sull’importo dell’utile al netto delle imposte, dichiarato da una delle società nell’anno 2010 di 2.116.213 euro. Ci siamo detti, sempre per curiosità, vogliamo vedere un’altra cosa e poi lasciamo perdere. Qual è la lucrosa attività della società? Ecco la scoperta! “Studi di impatto ambientale, … sistemi per il controllo di forme di emissioni inquinanti, … attività di trading nel mercato dei certificati verdi”.
E capiamo. Poi leggiamo l’oggetto sociale di una seconda società con sede in Assisi che, tra l’altro, riporta: “… attività di impresa edile, immobiliare, raccolta di rifiuti speciali, e/o trattamento di rifiuti raccolti … la progettazione, costruzione e gestione di impianti di cogenerazione … e di vendita di energia”.
Allora ci siamo ricordati che tra le deleghe comunali la sindaca ha riservato a se stessa quelli dei lavori pubblici, urbanistica con la delega specifica in “politiche per l’ambiente e l’energia, la gestione dei rifiuti”. E subito, come suol dirsi, “ci è saltata la mosca al naso“. A noi può star bene tutto, ma questo, ci siamo detto, è troppo. NO, NON VA BENE. Infatti fin dalla nascita della Repubblica, in Assisi, di qualsiasi colore sia stata l’amministrazione, mai e poi mai, ingegneri e geometri hanno avuto la delega all’urbanistica.
Ed è facile intuire il perché. Per un elementare principio di etica, per senso pratico; infatti c’è un detto che dice, mai mettere Dracula alla Croce Rossa. Ora invece addirittura abbiamo una sindaca ingegnere che si riserva nelle sue mani di amministratore pubblico oltre la delega dell’edilizia anche la delega delle “politiche per l’ambiente e l’energia, la gestione dei rifiuti” e che è socia di società che guarda caso operano nello stesso settore.
Problemi di violazione di legge? Probabilmente vi è un contrasto con l’art. 78 comma 3 del Testo Unico sugli Enti Locali che così recita: “i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”. Saranno i giuristi e semmai il prefetto a dover valutare la situazione dal punto di vista legale, ma certamente vi è una questione di opportunità e di buon gusto questo sì. Perché vedete, mentre lei ha dato le dimissioni da Vice Presidente della Fondazione Sorella Natura in data 30/6/2016, tuttora è impegnata nel settore dei temi ambientali, oltre che con le società dichiarate, anche nella Conferenza Episcopale Umbra, dove lei fin dall’anno 2010, come più volte ha sbanderiato, fa parte della Commissione con delega alla “Custodia del Creato” . S
i legge da una recente inchiesta giornalistica che questa situazione pare essere un conflitto di interessi. Le stesse perplessità sono state sollevate recentemente da un quotidiano regionale, dove si legge “la sindaca che di professione fa l’ingegnere si è tenuta per sé tra l’altro i lavori pubblici, l’urbanistica, il piano regolatore. Che dire? Un minimo di stile in politica sarebbe auspicabile”. Dal canto nostro un invito.
Sarebbe utile per i tanti giovani ingegneri conoscere il committente che forse, abbastanza filantropo (euro 2.116.213) permette di lavorare con tanta “soddisfazione” e magari conoscere anche le fonti di finanziamento se provengono dalla Unione Europea o regione o da altri enti pubblici. Per quanto sopra esposto pensiamo che sia bene che la sindaca di Assisi si spogli della delega “alle politiche dell’ambiente e l’energia e la gestione dei rifiuti”, nonché quella “dell’edilizia e lavori pubblici”.
Un minimo di stile sarebbe gradito oltre che essere auspicabile in politica soprattutto da chi, sindaca della Città Serafica ha il piacere di ricevere e salutare personalità civili e religiose ad altissimo livello. L’alternativa è che potrebbe apparire una sindaca impresentabile. Ricordiamo che lei, fin dall’inizio, in modo ricorrente si è sempre riempita la bocca di moralità politica, di chiarezza, di casa di vetro, trasparenza, rispetto delle regole.
Facciamo notare che già l’inizio del suo mandato è stato macchiato, lei a parole paladina della legalità, da violazioni di legge “assumendo”, in realtà facendo lavorare senza contratto tre persone per oltre due mesi nella sua segreteria. È ormai da tutti saputo che gli amministratori oltre che non essere scorretti non devono neanche dare l’idea di poterlo essere, come dire che la moglie di Cesare non solo deve essere onesta, ma deve anche apparire onesta! Quindi, ripetiamo, conceda quella delega ad altro assessore non impegnato nel settore delle attività ambientali ed urbanistica perché a nostro avviso certe cose contano.
E come se contano!
SI CHIEDE che il Consiglio Comunale si pronunci con votazione sulla seguente proposta. “Il Consiglio Comunale di Assisi, richiamato l’art. 78 e in particolare i commi 1 e 3 del testo Unico Enti Locali, e quindi l’indirizzo consolidato da esso scaturente in ordine ai principi di assegnazione delle deleghe del Comune di Assisi, invita la sindaca avente la qualifica di ingegnere, nonché socia di società operanti negli specifici settori ambientali, energetici e urbanistici, a rinunciare alla delega delle “politiche per l’ambiente e l’energia, la gestione dei rifiuti”, nonché dei “lavori pubblici e dell’urbanistica” assegnandola ad altro assessore e ciò fermo restando il proprio obbligo di astensione in tutte quelle delibere di Giunta e di Consiglio che dovessero, anche astrattamente essere in potenziale conflitto di interessi.
In difetto di delibera e in ogni caso laddove non fosse tempestivamente rimossa tale situazione, ritenendo la cogenza ex lege dell’incompatibilità del Sindaco rispetto alle deleghe summenzionate, si trasmette la presente mozione al Segretario Comunale, nella sua qualità di pubblico ufficiale e garante della legittimità degli atti dell’amministrazione comunale, affinché provveda tempestivamente a informare il Prefetto di Perugia trasmettendo la presente per assumere ogni provvedimento di legge che riterrà opportuno.
Assisi, 11 novembre 2016 Giorgio Bartolini Emidio Fioroni Moreno Fortini
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