Assisi appello per la pace in Medio Oriente con una fiaccolata
A un anno dall’inizio del conflitto in Medio Oriente, un nuovo appello per la pace è stato lanciato da Assisi. Nella basilica di Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola, la diocesi locale e le famiglie francescane si sono riunite per una preghiera comune, rispondendo all’invito di Papa Francesco a invocare la cessazione delle ostilità nella Terra Santa.
La preghiera, che ha visto la recita del rosario per la pace, è stata officiata da Massimo Travascio, Custode della Porziuncola. Alla celebrazione ha partecipato anche monsignor Domenico Sorrentino, vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e Foligno. Durante la messa, dalla Terrasanta è arrivato un toccante videomessaggio del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca dei Latini di Gerusalemme, che ha esortato i fedeli a fidarsi e ad accogliere l’altro per costruire relazioni di pace.
L’appello alla preghiera e alla riflessione è stato particolarmente significativo in un contesto di grande sofferenza e devastazione. Esattamente un anno fa, l’attacco di Hamas aveva provocato la morte di 1200 israeliani, tra civili e militari, e nei mesi successivi il conflitto aveva devastato la Striscia di Gaza, causando oltre 42mila vittime palestinesi, in gran parte civili.
Il rosario della pace si è concluso con una partecipata fiaccolata simbolica nella piazza della basilica. I numerosi fedeli presenti hanno sfilato in silenzio, tenendo in mano le candele accese come segno di speranza e unità, nel tentativo di portare luce in un momento oscuro per la regione mediorientale.
L’iniziativa si inserisce nel solco della tradizione pacifista di Assisi, città di San Francesco, dove il messaggio di dialogo e riconciliazione è sempre stato al centro. Il richiamo alla fine delle violenze è arrivato in un momento in cui la comunità internazionale sembra ancora in difficoltà nel trovare soluzioni durature per il conflitto israelo-palestinese, ma i credenti continuano a sperare che la preghiera possa contribuire a un cambiamento.
GIUSTA INGHIGNAZIONE DEI CATTOLICI PRATICANTI. NON SI PUÒ TENERE I PIEDI SU MOLTE STAFFE SOLO X RACCATTARE PIÙ VOTI POSSIBILI. CI VUOLE COERENZA O DA UNA PARTE O DALL’ALTRA. LA TE6 È PIÙ COERENTE E CONCRETA VA IN UN’UNICA DIREZIONE FARE MEGLIO CHE SIA POSSIBILE X LA REGIONE… CERTO SU QUALCHE COSA PUÒ AVERLA RALLENTATA MA HA UNA SCUADRA COESA E NON UN’ARMATA BRANCALEONE COME DALL’ALTRA PARTE. CHI È X L’ABORTO CHI NO, CHI È X IL FINE VITA CHI NO. ECC…ECC…