Coronavirus donna ospite nell’Assisano in osservazione, 1° test negativo 2° lunedì

Coronavirus, negativo anche il secondo test su turista ad Assisi

Coronavirus donna ospite nell’Assisano in osservazione, 1° test negativo 2° lunedì

Primo test negativo, secondo sarà fatto lunedì. La buona notizia arriva direttamente dal portavoce della presidente dell’Umbria, Donatella Tesei, Massimo Pistolesi: “Sto facendo un giro di telefonate alle testate per dare la notizia”, dice.

E intanto della persona, ospite in una struttura ricettiva del centro storico di Assisi, si sa che è ora in isolamento presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, nel reparto di malattie infettive. Questo, per lo meno, è quanto è trapelato, subito dopo diffusa la notizia di un caso sospetto e che riguarderebbe, appunto, una donna – una turista – di origine lombarda – di Lodi per l’esattezza – che sarebbe venuta a contatto con un soggetto che ha contratto l’infezione da Coronavirus in Lombardia.

La donna, prelevata dalla struttura ricettiva con un’ambulanza speciale e trasferita all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, presenta sintomi respiratori. La situazione sembrerebbe ora sotto controllo. La notizia è stata confermata dalla autorità sanitarie e di soccorso.

Si tratta di una lodigiana dell’86 arrivata ad Assisi da un paio di giorni e che aveva avuto contatto indiretto con una persona infetta.

Nel frattempo le notizie di casi sospetti di rincorrono, frutto molto spesso della suggestione e, diciamolo pure, della paura. E sempre di oggi pomeriggio la voce di una intera famiglia posta in quarantena nella zona della cintura del Ponti di Perugia. La notizia, però, non ha trovato conferma alcuna dalle fonti ufficiali.

Ad Assisi è stato attivato il Centro Operativo Comunale, come previsto in questi casi.

Da Città di Castello invece è lo stesso sindaco che dà spazio alla circolare della Asl.

«Comunicazione in merito a signora presente a Trestina proveniente da Lodi. Si informa che la donna segnalata dalla Usl di Lodi come contatto di caso infetto da nuovo coronavirus ha lasciato volontariamente la località di Trestina, ove si era recata negli ultimi giorni, dopo aver informato i colleghi del dipartimento di Prevenzione, che le hanno raccomandato di mettersi in auto e recarsi direttamente alla propria residenza senza fare soste sotto la sua diretta responsabilità. Della cosa i colleghi hanno informato sia la locale stazione di polizia che la Usl di residenza di altra Regione. Si tiene a precisare che la signora è sempre stata asintomatica. I familiari della persona sono in regime di quarantena per ovvi motivi precauzionali».

Task Force attivata dalla Regione Umbria

Si è, intanto, riunita stamani a Foligno nella sede della Protezione Civile, la Task Force attivata dalla Regione Umbria per fronteggiare e prevenire la diffusione dell’infezione da Coronavirus. La riunione, presieduta dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, con il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia e il direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, era anche finalizzata ad un confronto in videoconferenza con il Comitato operativo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, per ricevere indirizzi e direttive per la gestione organizzativa regionale in sinergia con le altre Regioni. Presiedeva il Comitato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il ministro della Salute, Roberto Speranza,  il ministro degli Affari esteri, Luigi di Maio, il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli.

Nel corso dell’incontro, dove è stata ribadita la piena operatività della macchina organizzativa della Regione in linea con le direttive nazionali, sono stati affrontati vari aspetti relativi alla gestione di un’eventuale emergenza  ed è stato segnalato un caso che presenta caratteristiche di  “sospetto” già comunque, da subito, monitorato dai servizi sanitari territoriali.

Si tratta di una donna, ora in isolamento, ospitata in una piccola struttura ricettiva umbra – dell’Assisano – che presenta sintomi respiratori e che avrebbe avuto contatti in tempi recenti con un soggetto che appare abbia contratto l’infezione da Coronavirus in Lombardia.

La Regione precisa che le organizzazione sanitarie regionali  si sono attivate per ospedalizzare la persona con sintomi e mettere in sicurezza tutti i contatti, al fine di annullare il rischio della collettività.

Si ribadisce che le raccomandazioni divulgate sinora di rispetto delle norme igienico sanitarie sono misure efficaci per prevenire contagi. Inoltre si sottolinea la necessità di rivolgersi telefonicamente al proprio medico di famiglia in caso di sintomi influenzali senza recarsi negli ambulatori o ai pronto soccorso degli ospedali.

Sono state 80 le chiamate ricevute nella giornata di oggi dagli operatori  del  numero verde attivato dalla Regione Umbria (800636363) per ascoltare i cittadini che hanno la necessità di avere notizie sulle modalità di contagio da coronavirus e sulle misure da adottare anche a scopo di prevenzione.

A differenza degli altri giorni in cui le telefonate in media non hanno superato il numero di dieci, oggi dopo le notizie dei casi accertati in altre regioni e di un caso sospetto da verificare  sul territorio regionale,  gli operatori hanno registrato un’impennata di chiamate che arrivano prevalentemente dall’Umbria con la richiesta di notizie sul caso sospetto e sulla tempistica del risultato delle analisi di laboratorio effettuate per accertare il reale contagio.

E’ stato deciso di potenziare, a partire dalla prossima settimana, il numero di operatori con competenze sanitarie che risponderanno al numero verde. In proposito i medici della Task Force e il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario,  rassicurano che è stato rispettato a pieno il protocollo ministeriale e che il paziente con sintomi sospetti è in isolamento. I risultati delle analisi effettuate saranno disponibili non prima di 24 ore.

2 Commenti

  1. anche su altre testate a carattere regionale e nazionale tutte notizie incerte: sembrerebbe… si tratterebbe…. riguarderebbe…. donna italiana forse lombarda… poi però si spostano tutti i discorsi sulla psicosi e sui rischi!!!
    gli Italiani e in questi caso i residenti dell’Assisano meriterebbero di essere informati puntualmente con fatti certi ma palesemente gli organi preposti latitano!!!! sembra di essere in Cina!!!! mi raccomando chiudiamo la stalla dopo che i buoi sono scappati!!!

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