
Commemorazione del Terremoto del 1997 nella Basilica Inferiore
Commemorazione del Terremoto – Domenica scorsa, una grande affluenza di persone ha partecipato a una serata di intrattenimento musicale e buffet organizzata dall’Ente Calendimaggio, che è seguita alla celebrazione eucaristica delle 18:30. Questo evento segna l’apertura della novena francescana in preparazione delle importanti celebrazioni del 3-4 ottobre.
Stasera, nella Basilica Inferiore, si commemora il 26º anniversario del terremoto del 1997, con la partecipazione del Vicariato di Assisi, del Capitolo dei canonici della cattedrale, delle Confraternite, dell’amministrazione comunale, delle associazioni cittadine e dei familiari delle vittime del sisma. A presiedere questa commemorazione sarà il vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino.
La serata si concluderà con un concerto in memoria di padre Michele Todde, eseguito dal coro polifonico femminile di Tonara (Nuoro), diretto dalla maestra Giovanna Demurtas.
Un altro momento conviviale è previsto per sabato, quando l’unità pastorale di Rivortorto e Capodacqua parteciperà alla novena. Anche in questa occasione, dopo la celebrazione nella piazza inferiore, ci sarà intrattenimento musicale e un buffet fraterno aperto a tutti, organizzato dalla pro loco.
-
- Il terremoto di Umbria e Marche del 1997 interessò parte delle due regioni dell’Italia centrale nel settembre-ottobre 1997 e nel marzo 1998, con una scossa principale la mattina del 26 settembre 19971.
- Il sisma ebbe magnitudo 6.0 e intensità massima del IX grado Mercalli, con epicentro alle coordinate geografiche 43.084°N 12.812°E1.
- La sequenza sismica si manifestò con sette terremoti principali di magnitudo momento Mw compresa tra 5.0 e 6.0 nel primo mese di attività e migliaia di terremoti di magnitudo minore che in 40 giorni attivarono un sistema di faglie esteso per circa 45 chilometri lungo l’Appennino2.
- Il terremoto causò 11 morti, 100 feriti e oltre 80.000 case danneggiate1. Tra i danni più gravi ci fu il crollo della volta della Basilica di San Francesco ad Assisi, che provocò la morte di quattro persone e la distruzione di preziosi affreschi di Giotto e Cimabue13.
- Il terremoto rappresentò uno spartiacque per la sismologia italiana, in quanto fu il primo per il quale furono disponibili dati di alta qualità rilevati dalle reti di monitoraggio a terra e dai satelliti, che permisero di delineare con una precisione mai raggiunta prima le caratteristiche delle faglie che si erano attivate e dei meccanismi di generazione dei terremoti appenninici2.
- Terremoto di Umbria e Marche del 1997 – Wikipedia
- I terremoti del ‘900: la sequenza sismica in Umbria-Marche del 1997 – INGVterremoti
- Il terremoto in Umbria, 20 anni fa – Il Post
“Oggi a 26 anni da quella tragedia – ha detto il sindaco Stefania Proietti – vogliamo esprimere la nostra vicinanza a tutte quelle persone che, direttamente e indirettamente, furono accomunate nella sofferenza e un sentimento di gratitudine per coloro che all’epoca si impegnarono nel soccorso e nel sostegno alle popolazioni colpite, dalla protezione civile al mondo del volontariato. Da quell’immenso dolore scaturì anche un segno di speranza perché quel modello di ricostruzione è stato improntato sulla prevenzione oltre che sulla messa in sicurezza. Un grazie anche a coloro che hanno lavorato per restituirci la bellezza del nostro patrimonio artistico ferito dal terremoto”. L’amministrazione partecipa questo pomeriggio alla celebrazione che, dalle 18 in poi, si terrà nella Basilica di San Francesco in ricordo delle vittime.
Commenta per primo