Accesso vietato al Pincio per sicurezza, arriva interrogazione in comune

Assisi perde anche il Pincio, nota di Stefano Pastorelli, Lega
Accesso vietato al Pincio per sicurezza, arriva interrogazione in comune. Il 20 Novembre 2017 il Consigliere Fabrizio Leggio ha presentato una interpellanza per sottolineare lo stato di degrado del parco Regina Margherita. L’interpellanza è stata discussa il 18 Dicembre 2007 ed il Sindaco e la Giunta, in quel frangente, avevano preso una serie di impegni. Nel Bilancio di previsione 2018 è stato previsto un finanziamento per € 1.000.000 utilizzando un Bando del Governo “Contributo Legge di Stabilità” 2018 art. 1 comma 853 da destinare alla riqualificazione del Pincio e del Bosco dell’Eremo delle Carceri.
Il Sindaco ci ha comunicato che questa risorsa non era disponibile in quanto gli interventi non erano stati finanziati.
Dal Dicembre 2015 il Pincio è gestito dall’Associazione “Quelli del Bronx” che ha portato avanti in maniera encomiabile tutta una serie di piccoli interventi e reso possibile l’uso quotidiano del Parco.
L’Associazione doveva svolgere compiti di manutenzione ordinaria ed in parte straordinaria coadiuvata dall’Amministrazione Comunale che doveva fornire i materiali necessari.
Se si effettua oggi un sopralluogo all’interno del Parco ci si rende conto che le problematiche sollevate dal Consigliere Leggio a Novembre 2017 rimangono a tutt’oggi irrisolte e pertanto:
  • La terrazza del Belvedere è chiusa;
  • il Laghetto ed il ponticello sono transennati;
  • L’ingresso non è stato modificato per consentire una maggiore sicurezza per i visitatori;
  • La zona del ristoro e la pista non versano nelle migliori condizioni;
  • Le staccionate sono per gran parte rovinate e pericolose;
  • L’area giochi è fortemente degradata.
Per questi motivi riteniamo che l’Amministrazione Comunale, pur ribadendo la nostra convinzione che questa struttura debba essere gestita da un soggetto terzo attraverso una assegnazione pubblica, debba realizzare un intervento di straordinaria manutenzione da prevedere nel prossimo Bilancio 2019 anche utilizzando le risorse generate dall’Imposta di soggiorno in quanto il parco assolve anche una rilevanza turistica come da sempre è stato sottolineato. Tanto è vero che fu proprio l’Azienda Autonoma del turismo negli anni cinquanta ha rilanciare il Parco con tutta una serie di iniziative.

9 Commenti

  1. Concordo con il fatto che il parco vada sistemato quanto meno nei suoi punti basilari: ingresso, belvedere laghetto, punto ristoro. Ma sarebbe più sensato, vista anche l’ingente somma di denaro a disposizione, ripensare a tutto il progetto di parco che così com’è non risponde più alle esigenze dell’attuale società.

  2. Ma sto Mah siamo sicuri che abbia tutti i venerdi? Critica tutto e tutti coloro che con un po di buon senso commentano gli articoli e propongono le loro idee più o meno condivisibili ma rispettabili da chiunque abbia a cuore democrazia e libertà di pensiero ed espressione. Deve solo criticare senza argomentare e fare battute denigratorie senza logica o critica costruttiva. Ma ci interessa???

  3. Basta questo é l’ennesimo scandalo. Mario BELLINI dove é? E’ assolutamente inconcepibile che Assisi non abbia il Pincio disponibile per i propri cittadini!!!!!!! Il parco che ho frequentato fino a pochi giorni fa non é nelle migliori condizioni ma da qui a dire che é pericoloso ce ne corre. L’mministrazione deve intervenire immediatamente per porre fine alle situazioni di degrado e rendere di nuovo fruibile gli spazi ai cittadini. Ribelliamoci e sosteniamo Quelli del Bronx!

  4. Ti ringrazio Grillo per avermi citato, ma come tu ben sai noi cittadini non abbiamo alcun potere se non quello delle idee. Sono in parte d’accordo con Boh e Camillo Benso, al di là della polemica con Mah, sul fatto di intervenire in modo sostanziale per ridare al nostro parco il prestigio che aveva fino agli anni 90’. Poche sere fa si è tenuta al Pincio un’affollata assemblea di cittadini organizzata dal Circolo del Subasio che ha visto tra l’altro la presenza dell’assessore Alberto Capitanucci, il quale ha evidenziato le problematiche sopra esposte facendo intendere che per l’anno del centenario francescano (2026) il parco dovrà essere assolutamente risistemato. Quello che mi ha sorpreso in positivo è stato vedere decine e decine di persone che al termine dell’incontro sono rimaste a discutere tra loro e con gli organizzatori; ognuno aveva una sua “ricetta” una sua soluzione. Questo dimostra quanto a cuore stia a tutti noi assisani il Pincio. Sarebbe auspicabile ripetere questa esperienza ma renderla istituzionale. Cioè formalizzare le varie proposte senza ricorrere a tavole rotonde di dotti ed esperti. Prima il cittadino che “abita” il territorio poi magari in un secondo momento i suddetti specialisti ad elaborare quanto desiderato. Sarò un illuso ma la democrazia la vedo così

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