Capitale Cultura, “Ricci chieda a Perugia una parte dei soldi investiti da Assisi”

da Il Gruppo Consigliare della Lista Bartolini
Il consigliere comunale della Lista Bartolini, Emidio Fioroni, ha scritto una cosa molto semplice: Ricci e la sua giunta avevano provato (per altro inutilmente) a convincerci che Assisi era davvero coinvolta nella candidatura di Perugia a capitale europea della cultura. In realtà l’unica vera candidata era appunto Perugia. L’inganno messo in atto da Ricci ai danni degli assisani per farsi pubblicità con i loro soldi in vista delle elezioni regionali è stato svelato in questi giorni. Il Ministero per le attività culturali ha assegnato un milione di euro a ciascuna delle città “sconfitte” (Perugia compresa). Di soldi per Assisi nemmeno l’ombra. Eppure l’operazione era costata alle tasche degli assisani ben centomila euro, letteralmente gettati al vento. Come al solito Ricci non ha risposto, limitandosi a evocare “preghiere per l’anima politica” di Fioroni. Sulle preghiere e sull’anima sarebbe meglio evitare di fare battute di dubbio gusto, visto che si tratta di cose serie, ma forse il dettaglio sfugge a Ricci. Ai contribuenti assisani piacerebbe, invece, di vedere il loro sindaco impegnarsi per ottenere una parte del milione di euro dati dal Ministero al Comune di Perugia. Ci piacerebbe sapere quanto era stato investito complessivamente e quanto ci tocca in proporzione: se i nostri centomila euro erano il 10% della spesa totale, dovrebbero rientrare nelle nostre casse comunali esattamente centomila euro, molto utili per sostenere le spese culturali della nostra città. Se il Comune di Perugia si oppone a questa legittima richiesta, Ricci può inscenare di nuovo una delle iniziative clamorose e un po’ patetiche delle quali è stato protagonista in questi anni. Basta rivedere l’agghiacciante immagine qui a fianco, che purtroppo non è un fotomontaggio. I cittadini aspettano di vedere il loro sindaco vestito da fantasma davanti al Palazzo dei Priori di Perugia oppure incatenato alla Fontana Maggiore con addosso la scritta: “Romizi: Assisi rivuole i suoi soldi!”.

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