Claudio Ricci, a oggi, “non è iscritto a nessun partito” (e lo rimarrà): per questo “chi gli mette una targa” (a livello locale, questa mattina dai vertici di Forza Italia, o nazionale, ieri nei quotidiani) forse continua nel vano tentativo di “fermare il cambiamento” in Umbria. Consigliamo di “stare sereni” in quanto l’innovazione di tre liste civiche “pure”, con programmi e candidati nuovi che incarneranno il “vero progetto alternativo dell’Umbria”, sta ottenendo un così ampio consenso che, insieme ai valori di chiarezza, legalità e attenzione, a persone e imprese, espresso dalla “Lega Nord Noi per Salvini”, può vincere le elezioni regionali. Noi siamo “persone libere” e, per questo, senza paura continueremo a parlare, alle gente normale e di buon senso, di ASL unica (con sedi a Perugia e Terni) con un unico “centro di acquisti” per risparmiare (come tutti intuiscono), diminuire le “poltrone d’oro” e le tasse; nonché continueremo a sostenere la necessità di riqualificate la strada E45 ma evitando ogni forma di pedaggio a pagamento (difendendo cittadini, attività e imprese). Vorremmo precisare, a coloro che utilizzano marchi o dizioni, che Per l’Umbria Popolare, Cambiare in Umbria e Ricci Presidente sono tre “marchi registrati” dall’Associazione Per l’Italia Popolare costituita, dal novembre 2013, dai fondatori Claudio Ricci, Annibale Vescovi, Rino Freddii, Franco Brunozzi, Patrizia Buini, Luca Pastorelli, Salvatore Civiletti e Elisa Civiletti. Ovviamente stiamo “mettendo a disposizione di tutti”, dal 23 novembre 2013, questo “progetto politico di cambiamento” (aperti ad ogni contributo in quanto “da soli non si raggiunge alcun obiettivo”) disponibili a dialogare con ognuno per “trovare raccordi possibili nel programma” all’interno di una coalizione che, però, “deve mantenere fermo il baricentro delle liste civiche”.
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