Epifania, visite guidate alle domus romane di Assisi

Assisi, in famiglia alle Domus, una città a misura di bambino

Epifania visite guidate alle domus romane di Assisi
Il fascino dell’antica città romana emerge nelle strutture sotterranee della domus detta di Properzio e della domus del “Lararium” sotto Palazzo Giampè

Le visite alle domus romane di Assisi dei giorni scorsi hanno registrato il tutto esaurito, oltre ogni aspettativa. Viste le numerose richieste pervenute, la “piccola Pompei” di Assisi sarà visitabile anche il giorno dell’Epifania con una nuova apertura straordinaria. La visita guidata si terrà alle ore 15, con partenza dalla biglietteria del Foro romano (via Portica).

Il fascino dell’antica città romana emerge nelle strutture sotterranee della domus detta di Properzio e della domus del “Lararium” sotto Palazzo Giampè.

Conservano entrambe preziose decorazioni, pavimenti originali in marmi e mosaici e raffinati affreschi estesi fino a quattro metri in alzato. Testimoniano l’alto livello delle maestranze e dei committenti delle due abitazioni, esempi di pittura parietale romana, sicuramente unici in Umbria e comunque tra i pochi presenti a nord di Roma.

La prenotazione della visita è obbligatoria.
Il costo della visita è di 8 euro a persona; biglietto ridotto di 4 euro dai 7 ai 14 anni e gratuito sotto i 7 anni.
Per prenotare: Call Center Sistema Museo 199.151.123 – callcenter@sistemamuseo.it; tel. 329.1066722 (festivi).

LE DUE DOMUS ROMANE

La domus detta di Properzio è stata portata alla luce nell’Ottocento e negli anni ’50 del Novecento. L’alto livello della casa è desumibile dalla ricchezza dei pavimenti decorati con marmi pregiati e mosaici e dalle decorazioni pittoriche. Adiacente ai tre ambienti è conservato un lungo tratto del criptoportico (portico coperto) in cui si apre una nicchia decorata ad affresco con delicati tralci verdi e piccoli fiorellini rossi, sui quali poggiano vari uccellini.

Alle pareti sono incisi numerosi graffiti con versetti poetici, uno dei quali nomina una “domus musae”; da qui l’attribuzione alla musa della poesia e l’appartenenza della casa al poeta Properzio. Ma la mancanza di elementi archeologici e storici non permettono con sicurezza di avvallare tale ipotesi.

La domus rinvenuta sotto Palazzo Giampè, scoperta nel 2001, è detta del “Lararium”, poiché in uno degli ambienti scavati è stato ritrovato un lararium in terracotta raffigurante una divinità protettrice della casa. Tre ambienti adiacenti sono identificati con un soggiorno, la sala da pranzo e il tablinium.

Tutte le pareti dei vari ambienti presentano pitture di alto livello tecnico, con colori molto vivi in rosso pompeiano e ocra e da quadretti con scene di vita familiare. È databile tra la seconda metà del I secolo a.C. e i primi decenni del I secolo d.C.; questa domus è fruibile esclusivamente con visione dall’alto per garantire la conservazione degli splendidi mosaici e degli affreschi da poco restaurati.

Epifania

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