I punti di forza della sanità nell’Assisano, potenziata grazie ad importanti investimenti [VIDEO]

Interventi strutturali e soprattutto organizzativi, incremento dell’offerta dei servizi in termini di quantità e qualità

I punti di forza della sanità nell'Assisano, potenziata grazie ad importanti investimenti

I punti di forza della sanità nell’Assisano, potenziata grazie ad importanti investimenti

ASSISI – “La sanità nell’Assisano in questi ultimi anni è stata potenziata grazie ad importanti investimenti che tengono conto delle mutate esigenze di salute della popolazione oltre che dei vincoli normativi: parliamo di interventi strutturali e soprattutto organizzativi, incremento dell’offerta dei servizi in termini di quantità e qualità con due strumenti chiave, collaborazioni e integrazioni intra e inter-aziendali”. Lo sottolinea il direttore generale della Usl Umbria 1 Andrea Casciari durante la conferenza stampa che si e svolta il 29 novembre nella sala consiliare del Comune di Assisi alla presenza del sindaco Stefania Proietti e dell’assessore regionale alla salute coesione sociale e welfare Luca Barberini.

“In termini di investimenti, quest’anno abbiamo finito di acquistare il Palazzo della Salute di Bastia Umbra dice il direttore generale per 3,2 milioni di euro e negli ultimi anni sono stati investiti 6 milioni di euro solo nell’ospedale per la riqualificazione e il miglioramento antisismico (Pronto Soccorso, Biocco Operatorio, ricollocazione del SerT, climatizzazione camere di degenza, area CUP e ambulatori).

A ciò ci aggiungono 1,5 milioni di euro per la riqualificazione degli alloggi ATER dell’ex ospedale di via S. Francesco di proprietà della USL Umbria 1: 28 alloggi di edilizia residenziale pubblica e di attività commerciali ubicati nel centro storico di Assisi i cui lavori sono stati ultimati lo scorso marzo”.

E dopo gli investimenti la riorganizzazione. “II vero punto di forza nell’Assisano e il modello organizzativo adottato aggiunge il Direttore Generale Casciari che e centrato sulla fortissima integrazione ospedale-territorio, nella misura in cui i professionisti lavorano indifferentemente nelle sedi ospedaliere e territoriali gestendo nella maniera più appropriata i percorsi di cura della persona, e sulla integrazione interaziendale”.

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Il Sindaco di Assisi Stefania Proietti dichiara che “I dati presentati mostrano un trend di prestazioni in crescendo, foriero del rilancio della nostra struttura ospedaliera. La nostra Amministrazione ha da sempre l’obiettivo di investire nella valorizzazione dell’ospedale di Assisi. Grazie alla USL e all’associazionismo locale abbiamo intrapreso un percorso innovativo per sostenere particolari settori di eccellenza nella ricerca e nelle prestazioni sanitarie. Un percorso del quale sentiremo parlare molto. Intanto stiamo predisponendo progetti e fondi per opere infrastrutturali a servizio dell’ospedale di Assisi, sempre più attivo e destinato a crescere. Il tutto per la tutela della salute dei cittadini e del loro benessere, anche e soprattutto quando si trovino in condizioni di fragilità”.

I fiori all’occhiello frutto di tale riorganizzazione sono, in particolare, il Centro Donna, dove sono state unificate le attività di prevenzione (screening citologico), il consultorio giovani, l’ambulatorio menopausa, il supporto al percorso della gravidanza fino al parto e le attività diagnostiche e chirurgiche di primo livello come colposcopia, ecografia, piccoli interventi chirurgici (le proiezioni al 31 dicembre evidenziano 33mila prestazioni al Consultorio, oltre 6.500 prestazioni specialistiche e 228 di tipo chirurgico); la Chirurgia Pediatrica in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Perugia (178 interventi effettuati da maggio 2016 a giugno 2017).

E poi l’attivazione dell’unità integrata interaziendale per la gestione dello scompenso cardiaco e della cardiopatie croniche (144 pazienti e 5.253 prestazioni ambulatoriali da gennaio 2016); e la riorganizzazione dell’Area Emergenze creando 6 posti letto per la Medicina a Ciclo Breve, un servizio fortemente integrato con l’assistenza domiciliare ADI e/o RSA per la continuità terapeutica, che ha comportato anche l’incremento del personale medico, infermieristico e 055 per un totale di 12 unita; attivato l’ambulatorio di Urodinamica con un’apparecchiatura di ultima generazione, la terza sala operatoria dedicata alla chirurgia ambulatoriale, il servizio sociale all’interno del presidio ospedaliero e inoltre due ambulatori specialistici, uno per la terapia del dolore e uno per il piede diabetico, un altro percorso integrato con l’Azienda ospedaliera di Perugia che solo dal 15 settembre al 30 ottobre ha preso in carico 130 pazienti.

Sul territorio sono stati infine attivati un ambulatorio TAO presso il Centro di Salute, un Centro per Minori con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico per un Percorso Terapeutico Abilitativo Psicoeducativo e di potenziamento delle Competenze Sociali, trasferito i| Centro Diurno Alzheimer da Bettona a Bastia Umbra.

Ora si sta lavorando per la realizzazione del Servizio per le ferite difficili, attività ambulatoriale, in degenza ordinaria e in day hospital, con attivazione di 6 posti letto dedicati in Chirurgia e per l’attivazione del Servizio di Urodinamica a livello ospedaliero e distrettuale con attività chirurgica, attività ambulatoriale con strumentazione ad alta tecnologia e attività integrata con il Centro donna.

I Dati. Le proiezioni al 31 dicembre evidenziano che i costi si mantengono poco sotto i 15 milioni di euro per l’ospedale, a fronte di un fatturato che aumenta di quasi un milione portandosi a 12,777 milioni di euro, e sfiorano i 39 milioni di euro nel Distretto, dove l’aumento di circa 900mila euro rispetto all’anno scorso è giustificato dal potenziamento di importanti attività territoriali. In particolare, in un anno sono cresciuti gli accessi nell’ambito dell’assistenza domiciliare integrata (+3.596) e ai Centri di salute mentale per assistenza psichiatrica (+ 737).

Sostanzialmente stabili su 2751 le giornate nei Centri Diurni per anziani e quelle in RSA Residenza Sanitaria assistita (4.535), l’attività di specialistica ambulatoriale per esterni su strutture territoriali ed ospedaliera per un totale di 826.712 prestazioni e 8,460 milioni di euro di fatturato.

1 Commento

  1. Beh dopo che si sono tolti soldi e servizi alla sanità nell’assisano uscirsene fuori che adesso si investe qualcosina nella Sanità fa ridere i polli.. dai..

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