Claudio Ricci (candidato presidente dell’Umbria) ha voluto “incontrare, ringraziare ampiamente e ufficializzare” (ieri pomeriggio) la lista civica “Ricci Presidente”, tutta “in rosa”, che include 12 donne (il massimo consentito) in questa sede riportate in ordine alfabetico: Patrizia Buini, Marina Busti, Ernesta Cambiotti, Carlotta Caponi, Luana Chiappini, Luisa Di Curzio, Maria Rosaria Ferraro, Michela Mencarelli, Valentina Patacca, Rosella Pomanti, Elga Profili e Luana Sensini.
Gli 8 uomini sono: Sergio De Vincenzi, Andrea Fabbri, Fabrizio Palazzari, Mauro Panico, Angelo Riccioni, Claudio Serafini, Marco Tomassoni e Floriano Ventura.
Molte donne e giovani, numerosi avvocati, imprenditori, professionisti, medici e insegnanti nonché impegnati nel sociale, cultura e comunicazione. Tutti alla prima “sostanziale” candidatura alle elezioni regionali (come il candidato presidente Claudio Ricci) che bene rappresentano il vero cambiamento, il merito è la capacità di offrire un ampio impegno al servizio della comunità regionale.
Claudio Ricci ieri pomeriggio ha anche “varato” la “pandina del presidente” che, dai prossimi giorni, inizierà (al posto del mini bus, con maggiore agilità) a svolgere “comizi” nella piazze e lungo le strade dell’Umbria anche in modo itinerante.
La lista civica “Ricci Presidente” è la prima, in assoluto per le elezioni regionali 2015, ad essere presentata segno che la “rincorsa verso la presidenza” (iniziata oltre 18 mesi fa) è ormai lanciata con ampia possibilità di raggiungere, anche secondo i sondaggi, la meta finale.
Claudio Ricci anticipa che, nei prossimi giorni, saranno definite anche le altre liste civiche (Per l’Umbria Popolare, Cambiare in Umbria in assonanza con la “lista ternana” L’Umbria dei Territori).
Un ampio grazie, per il grande lavoro politico e di sostegno che stanno svolgendo, deve essere indirizzato ai coordinatori regionali e ai leader nazionali di Forza Italia, la Lega Nord Noi con Salvini e Fratelli d’Italia (citando anche le componenti di Area Popolare) nel quadro di una esperienza (in Umbria si sta determinando la massima unità nel centro destra più le liste civiche) che sta creando un “modello” laboratorio politico anche nazionale.
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