Applicazione della Tassazione TARI (Tassa sui Rifiuti) sulle attività NON DOMESTICHE presenti nel Comune di Assisi,richiesta di applicazione del comma 4 dell’Art.23 del Regolamento stesso.
In questi giorni,siamo chiamati al pagamento di varie tasse,tra cui la TARI (Tassa sui rifiuti),molte sono le utenze non domestiche presenti nel Comune di Assisi,che mi hanno contattata per portare all’attenzione del Consiglio Comunale le loro richieste e grandi perplessità.
Penso alle tante attività presenti nel nostro territorio in sofferenza,date dalla crisi e il lavoro che stenta a ripartire, situazioni che unite a tasse e tassette potrebbero far dire “basta” e chiudere molte attività,con conseguenze gravi per tante famiglie e per l’intera economia.
Entrando nello specifico,mi riferisco all’Art.23 del Regolamento TARI “Classificazione delle utenze non domestiche”,più dettagliatamente al comma 4 che recita”la tariffa applicabile per ogni attività economica,determinata in base alla classificazione operata secondo i commi precedenti,può essere diversificata se le superfici che servono per l’esercizio dell’attività stessa presentano diversa destinazione d’uso.
(es.superficie di vendita,esposizione,deposito,ufficio,ecc.). Se questo é,e se questo recita il regolamento TARI del Comune di Assisi,ci domandiamo come mai tali diversificazioni non vengono prese in considerazione,come invece avviene giustamente ad esempio a Perugia con GESENU e a Terni con ASM? Perché nel nostro Comune viene applicata una tariffa unica per tutto il locale?
E’ bene ricordare che,
La Legge 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di stabilità) e successive modificazioni ha istituito l’Imposta Unica Comunale (IUC), la quale si compone dell’Imposta municipale propria (IMU), di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI) e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.
Come in tutta Italia anche il Comune di Assisi con Deliberazione del Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento per l’applicazione della TARI,i cui presupposti dell’imposta sono destinati a coloro che sono in possesso o detengono locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti e suscettibili di produrre rifiuti.
Ricordiamo che tali utenze vengono divise in 2 categorie:
– utenze domestiche: civili abitazioni
– utenze non domestiche, le restanti superfici tra cui attività commerciali, artigianali, industriali, professionali e le attività produttive in genere.
RICORDATO CIO’,CON QUESTA INTERPELLANZA URGENTE ,
SI CHIEDE:
LA DIVERSIFICAZIONE DELLE SUPERFICI DEI VARI AMBIENTI COME E’ RIPORTATO ART.23 COMMA 4 DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA TARI (TASSA SUI RIFIUTI) PER LE UTENZE NON DOMESTICHE,come avviene giustamente, ad esempio a Perugia con GESENU e a Terni con ASM.
Alcuni esempi:
Il ristorante va suddiviso in sala ristorante, cucina , deposito, ufficio, ecc
IL Bar in sala bar, laboratorio/cucina, depositi,
Officina meccanica va suddivisa, in officina, ufficio e magazzino ecc…
Cari saluti,
Claudia Maria Travicelli
(Capogruppo Consiliare Democratici e Popolari per Assisi)
Assisi (PG) 15 Giugno 2015
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