Leo Cenci cittadino onorario Assisi, Morosi replica a Claudia Travicelli VIDEO

CONOSCIAMO E SOSTENIAMO IL VALORE UMANO E SOCIALE DEL SUO PERCORSO

Leo Cenci cittadino onorario Assisi, Morosi replica a Claudia Travicelli

Leo Cenci cittadino onorario Assisi, Morosi replica a Claudia Travicelli
da Serena MOROSI (FdI-AN Assisi)
ASSISI – In riferimento alla recente dichiarazione da parte dell’Assessora Travicelli, ribadendo che le persone non meritano speculazioni o strumentalizzazioni finalizzate alle luci del primo piano, riteniamo doveroso precisare quanto segue.

La straordinaria energia, l’entusiasmo, l’amore per lo sport, la contagiosa dinamicità di Leonardo Cenci e la sua storia non devono rappresentare l’ennesimo alibi per la visibilità di questa amministrazione, sarebbe anzitutto irrispettoso nei confronti di un uomo che nessuno più di FdI-AN conosce e sostiene, in seconda analisi diventerebbe un pericoloso precedente per rendere tale onorificenza mero strumento di consenso.

FdI-AN, dunque, non ha assolutamente polemizzato nel merito della persona, costante incoraggiamento a coloro i quali si trovano ad affrontare percorsi di vita difficilissimi, MA INTENDE RIBADIRE E SOTTOLINEARE CHE COLORO CHE AMMINISTRANO DEVONO ALMENO CONOSCERE LO STATUTO COMUNALE, al quale ogni passata amministrazione si è strettamente attenuta.

Nella fattispecie il riferimento è al  TITOLO I – PRINCIPI FONDAMENTALI, Art. 1 – Finalità e valori sociali – comma 15 e comma 16 che recitano rispettivamente “Il Comune di Assisi concede la cittadinanza onoraria, con una maggioranza dei 2/3 del Consiglio comunale, a persone italiane e straniere che abbiano acquisito meriti particolari nei confronti della Città” e “Concede altresì, ogni anno, la cittadinanza onoraria per la pace, con una maggioranza dei 2/3 del Consiglio comunale a persone italiane e straniere che abbiano acquisito meriti particolari per la promozione della pace nel mondo”.

Serena Morosi

Un esempio per tutti: nel novembre 2015 la Cittadinanza Onoraria è stata conferita alla regista Liliana Cavani, quale atto di riconoscimento per aver diretto ben tre film e raccontato al pubblico internazionale la storia di Francesco d’Assisi.

In quanto a “demagogia”, da quanto si legge il termine probabilmente sfugge a qualcuno, dato che il significato fa riferimento a comportamenti politici che attraverso slogan, false promesse vicine ai desideri del popolo, mirano ad accaparrarsene il favore per la conservazione del potere. Meglio dunque che l’Assessora usi tale termine in modo appropriato, cioè nel caso in cui dovesse spingersi in un’autoanalisi, poiché “demagogia” è quella a cui stiamo ancora assistendo nonostante la campagna elettorale si sia conclusa da mesi!

Inoltre: colei che con molta disinvoltura si è accomodata col vincitore anziché tenere fede agli impegni presi col proprio elettorato (e quindi trovarsi dalla parte dell’opposizione) dovrebbe almeno avere il buon senso di tacere, anziché preoccuparsi di difendere il pressappochismo e avallare le speculazioni intorno alla figura di Leonardo Cenci.

Cara Assessora Travicelli, dedita a tagli di nastri, selfie, applausi e ringraziamenti, crediamo sia arrivato il momento di presentare qualche progetto serio, magari per i nostri Giovani Cittadini, che negli anni passati hanno affrontato temi importanti per la propria educazione e formazione, come l’uso consapevole di internet, il bullismo, l’inclusione sociale ed interculturale, portando il buon nome di Assisi alla Cerimonia Nazionale di inaugurazione dell’anno scolastico, e non da Barbara D’Urso in un contesto di gossip lifting e liposuzioni!

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