Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca ad Assisi

Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca ad Assisi

Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca ad Assisi
Un incontro simbolico di integrazione e solidarietà tra due città simbolo in vista del Giubileo della Misericordia.

“Francesco Paolo Tronca, Commissario Straordinario di Roma Capitale, rende omaggio alla Città di Assisi nel giorno del sabato precedente all’apertura dell’anno giubilare della Misericordia”.
Con questo messaggio, scritto nel registro di onore della città di Assisi, il Prefetto Tronca ha siglato una sorte di gemellaggio ideale tra due città, Assisi e Roma, definite capitali di grandi valori storici e spirituali.

“E’ un momento storico di grande importanza quello che stiamo vivendo- ha ricordato- e, con spirito di abnegazione, dobbiamo far sì che non possa essere accettata un’ideologia che fa della violenza un cardine di vita. Questo anno giubilare è un evento mondiale che richiede sforzi organizzativi enormi, ma in grado di accendere i riflettori su Roma e Assisi, con l’impegno di tutte le istituzioni, affinchè si spengano il più lentamente possibile. Roma capitale farà del suo meglio per fronteggiare questo grande impegno organizzativo, con un approccio di assoluta umiltà, perché l’Italia abbia la giusta immagine che merita a livello mondiale. Questa di Assisi è per me la prima visita “fuori porta”, quasi un simbolo per le nostre due città fortemente legate”. Ed è proprio su questo legame che il Sindaco ff di Assisi Antonio Lunghi ha portato il saluto della città serafica e delle sue istituzioni, alla presenza dell’On. Giampiero Bocci, della Presidente dell’Assemblea legislativa Umbra Donatella Porzi, del Vicario del Prefetto di Perugia Tiziana Tombesi, di Mons Maurizio Saba Vicario del Vescovo di Assisi, di Assessori e Consiglieri comunali.

“Il legame tra Assisi e Roma – ha ricordato il Sindaco Lunghi – ha radici antiche: la città è stata sotto il Dominio di Roma dal 295 A.C. e nel 90 A.C. fu eretta a Municipium. Ma è con Francesco che il rapporto con Roma e soprattutto con la Chiesa acquista un significato particolare. Se guardiamo verso la navata della Basilica di San Francesco il primo episodio della vita del santo più amato sta lì a ricordarci gli stretti legami che unirono in passato Assisi e Roma, con l’omaggio al suo santo da parte della città di Assisi: omaggio ambientato nella piazza principale della città, uscita rinnovata per l’alleanza di Assisi con Roma.

Davanti al tempio di Minerva, costruito al tempo della Repubblica romana, ma allora sede del Comune medievale. In antico sede di un santuario monumentale, che stava lì a dichiarare il pacifico dialogo intercorso tra questo piccolo municipio umbro e la grande città in espansione: la via della pace e del dialogo preferita a quella della guerra, seguita da altri municipi italici. Dialogo, mai interrotto nei secoli, riaperto impetuosamente il 4 ottobre 1926, quando qui ad Assisi si svolse un memorabile incontro tra il ministro Pietro Fedele e il cardinale Raffaele Merry del Val, nella cornice dei festeggiamenti per il Settimo centenario della morte di san Francesco.
Seguì l’11 febbraio 1929 la firma dei Patti Lateranensi tra lo Stato italiano e la Santa Sede. Stato e Chiesa tornarono a parlarsi, nel nome di san Francesco, dopo il gelo seguito all’ingresso delle truppe piemontesi a Porta Pia nell’anno 1870”.

“Siamo oggi- ha concluso il Sindaco – alla vigilia di un grande avvenimento di popolo: Il Giubileo delle Misericordia voluto da Papa Francesco. Il Giubileo inizierà qui in Assisi il 13 Dicembre con l’apertura della Porta Santa della Cattedrale di San Rufino e nella domenica successiva verranno aperte le due Porte nella Basilica Patriarcale di S. Maria degli Angeli e nella Basilica di san Francesco.

Il 2016 sarà per Assisi un anno particolare in cui il Giubileo della Misericordia ne sarà il contenitore: I primi di agosto celebreremo l’ottavo centenario del Perdono di Assisi. Il 27 ottobre 1986 sarà Il trentesimo anniversario dello Spirito di Assisi: fu sempre Giovanni Paolo II che convocò ad Assisi 62 capi religiosi per pregare la Pace. Insieme alla Comunità di San Egidio stiamo costruendo in settembre un grande momento di riflessione e di confronto. Integrazione e solidarietà caratterizzano da sempre la nostra comunità e Roma e Assisi sono pronte ad affrontare in collaborazione questo momento importante della loro storia”.

“Che il responsabile istituzionale di Roma capitale sia venuto in Assisi alla vigilia del giubileo – ha aggiunto il sottosegretario On. Giampiero Bocci – è un evento che ci riempie di orgoglio e soddisfazione, oltre ad essere un segno di generosità di Roma capitale verso il santo patrono degli italiani. Legalità, moralità, trasparenza: sono questi i grandi valori su cui la città di Roma, che ha urgente bisogno di scrivere pagine diverse della sua storia, investe in ogni ambito della vita istituzionale e sociale. Da questi valori scaturisce l’attuale gemellaggio ideale con Assisi che, sul tema della misericordia e del dialogo, ha una padronanza indiscussa. In Umbria continueremo ad investire impegni e risorse sulla prevenzione, perché il pellegrino possa vivere con sicurezza nelle nostre chiese e santuari il grande giubileo. Restiamo contrari a militarizzare i luoghi sacri, lasciamo aperte le porte delle chiese, così come suggerito da papa Francesco”.

Al termine, la delegazione romana e assisana si è avviata, a piedi, verso la Basilica di San Francesco.

Commissario Straordinario

 

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