Assisi 1930-1960, docufilm con immagini inedite della città

Assisi 1930-1960, docufilm con immagini inedite della città

Opera di Michele Patucca e Pietro Cogolli. L’ingresso è libero

Un viaggio nella memoria visiva della città, tra storia, vita quotidiana ed emozioni in bianco e nero. Verrà proiettato per la prima volta ad Assisi martedì 30 dicembre, alle ore 17.30, nella Sala della Conciliazione del palazzo comunale, il docufilm “ASSISI 1930-1960. Trent’anni di film in bianco e nero”, opera di Michele Patucca e Pietro Cogolli. L’ingresso è libero.

Il film, della durata di 55 minuti, è costruito su una straordinaria raccolta di filmati amatoriali realizzati dall’ingegnere Almachilde Chiarini, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Assisi dal 1938 agli anni Sessanta. Le pellicole, digitalizzate in 4K e sottoposte a un accurato lavoro di restauro e ottimizzazione, restituiscono uno sguardo inedito e suggestivo sulla città serafica nel corso di tre decenni cruciali del Novecento.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Assisi e rientra nel calendario delle celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di San Francesco, con l’obiettivo di valorizzare la memoria storica e l’identità culturale del territorio attraverso materiali di eccezionale valore documentale.

Il docufilm intreccia immagini di manifestazioni civili e religiose, opere pubbliche, momenti di vita familiare e scorci urbani di un’Assisi in parte scomparsa, che fa da sfondo a una narrazione continua e coinvolgente. Il racconto è accompagnato da brevi interventi di studiosi locali, pensati per orientare lo spettatore nella lettura storica senza interrompere il forte impatto emotivo delle sequenze. Un equilibrio che consente di mantenere intatto il “filo emozionale” dall’inizio alla fine della proiezione.

Oltre al valore estetico, il materiale assume un’importanza storica rilevante: per quel periodo non esistono infatti altri filmati sistematici sulla città, fatta eccezione per i rari e noti documentari dell’Istituto Luce. Le immagini di Chiarini rappresentano quindi una testimonianza unica, capace di colmare un vuoto nella memoria visiva di Assisi.

Almachilde Chiarini (1896-1969), originario di Senigallia, si laureò in ingegneria a Roma nel 1921 e svolse incarichi professionali in diverse parti d’Italia. Nel 1927, in occasione del matrimonio, ricevette in dono una cinepresa Pathé Baby, che divenne lo strumento con cui, nel corso degli anni, costruì una vera e propria cineteca personale. Trasferitosi ad Assisi nel 1938 come direttore dell’ufficio tecnico comunale, documentò con passione eventi religiosi, civili, familiari e importanti lavori pubblici, lasciando un patrimonio visivo oggi di straordinaria rilevanza.

La proiezione del 30 dicembre si propone così come un appuntamento culturale di grande interesse, capace di unire ricerca storica, memoria collettiva e racconto cinematografico, offrendo alla città e ai visitatori uno sguardo autentico su trent’anni di vita assisana.

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