
La premier celebra San Francesco tra fede e riconoscenza
Un grande striscione con la scritta “Grazie Giorgia” campeggia sulla facciata di un ristorante del centro storico, a pochi passi dal cuore delle celebrazioni per San Francesco. Un gesto spontaneo, visibile e diretto, con cui la cittadinanza ha voluto salutare e ringraziare la presidente del Consiglio, oggi in visita ufficiale ad Assisi per la festa del Patrono d’Italia.
Giorgia Meloni è giunta in città con un ramoscello d’ulivo in mano, simbolo di pace e fratellanza, accolta dal presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e dai frati del Sacro Convento. La sua presenza ha coinciso con un momento storico: l’approvazione definitiva della legge che reintroduce dal 2026 il 4 ottobre come festa nazionale, dopo quasi cinquant’anni di assenza.
La premier ha partecipato alla solenne celebrazione nella Basilica Superiore, trasmessa in diretta su Rai1, insieme al ministro della Cultura Alessandro Giuli e a numerose autorità religiose e civili. Il messaggio istituzionale, pronunciato dalla loggia del Sacro Convento, ha toccato temi di unità nazionale, spiritualità e impegno per la pace, con un riferimento esplicito alla crisi in Medio Oriente: “La luce della pace squarcia le tenebre della guerra in Palestina”, ha dichiarato Meloni.
Tra i momenti più significativi, l’accensione della Lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio donato dalla Regione Abruzzo, rappresentata dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. La città ha vissuto un’intensa mobilitazione, con oltre duemila pellegrini e misure straordinarie di sicurezza, tra cui divieti di sosta e traffico nel centro storico.
La visita si inserisce nel cammino verso l’ottavo centenario della morte di San Francesco, che culminerà nel 2026 con eventi di portata nazionale e internazionale. Assisi si prepara a diventare cuore pulsante della spiritualità italiana, rilanciando i valori francescani di pace, ascolto e cura del creato.
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