
Meloni ad Assisi celebra San Francesco e l’identità italiana
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato oggi alle celebrazioni di San Francesco come Patrono d’Italia dalla loggia della Basilica di Assisi, sottolineando il forte legame del Santo con la storia e l’identità del Paese. Rivolgendo il suo saluto alle autorità religiose e civili presenti, Meloni ha ricordato l’insegnamento centrale di San Francesco: il rispetto reciproco e la capacità di ascolto. La premier ha evidenziato come la devozione al Poverello sia una manifestazione autentica e profonda della cultura italiana, visibile nei volti dei fedeli e nei simboli accesi durante la celebrazione.
Meloni ha posto l’accento sulla figura di San Francesco come modello culturale e morale, capace di ispirare arte, letteratura e scienza. Ha ricordato il Cantico delle Creature come testo fondativo della tradizione poetica italiana e sottolineato l’influenza su autori e pensatori del calibro di Dante, Petrarca e Boccaccio. La premier ha anche citato l’impatto della spiritualità francescana sulla storia italiana attraverso i terziari francescani, menzionando Giotto, Manzoni, Colombo e Volta, sottolineando come il genio del Santo abbia contribuito a plasmare l’eccezionalità del popolo italiano.
Secondo Meloni, San Francesco rappresenta un equilibrio tra azione e spiritualità, incarnando valori di povertà consapevole e responsabilità verso il Creato. Ha evidenziato come il Santo abbia promosso una visione della vita come dono, ricordando agli uomini la necessità di tutelare la natura e la comunità, in linea con gli insegnamenti di Papa Leone sul ruolo degli esseri umani come “amministratori premurosi” della Terra.
La premier ha inoltre richiamato il messaggio universale di San Francesco sul dialogo e la pace, sottolineando come il Santo abbia cercato l’incontro con l’altro, anche con il nemico, come dimostrato nel suo storico incontro con il Sultano. Meloni ha collegato questa lezione alla situazione globale contemporanea, ricordando i 56 conflitti in corso e la crescente difficoltà della diplomazia a prevalere sulla forza militare. Ha insistito sull’importanza di costruire la pace con coraggio, pazienza e responsabilità, mattone dopo mattone, citando come esempio le iniziative diplomatiche in Medio Oriente, inclusi i negoziati tra Israele e Palestina con il sostegno dei Paesi europei e arabi, tra cui il Qatar.
Il premier ha evidenziato il ruolo dell’Italia come attore credibile e costruttore di pace nel mondo, capace di combinare sostegno umanitario e mediazione diplomatica senza cedere a logiche di contrapposizione. Ha sottolineato come la tradizione italiana favorisca il dialogo tra culture e l’incontro tra Oriente e Occidente, prendendo spunto dall’esempio di San Francesco.
Meloni ha ricordato l’importanza di conoscere se stessi per favorire il rispetto e l’amore verso l’altro, riaffermando il valore del messaggio francescano nel promuovere la cultura del rispetto e della responsabilità. Ha richiamato l’attenzione sulle celebrazioni nazionali e internazionali per il Santo, sottolineando iniziative come la digitalizzazione della Biblioteca del Sacro Convento, la dedicazione di infrastrutture pubbliche a San Francesco, e programmi rivolti ai giovani in diverse aree del mondo.
La premier ha definito San Francesco come un modello di gioiosa semplicità, altruismo e dedizione, capace di lasciare un’eredità duratura nella storia italiana e mondiale. Ha ricordato come la recente legge dello Stato che riconosce il 4 ottobre come Festa nazionale sia un atto di identità e amore per il Paese, e ha evidenziato il valore simbolico del voto parlamentare in coincidenza con l’anno in cui il primo Pontefice Francesco è tornato alla Casa del Padre.
Meloni ha chiuso il suo discorso ricordando l’importanza di celebrare la vita e l’opera del Santo, non come un tributo al Santo stesso, ma come occasione per la società italiana di riscoprire valori fondamentali di responsabilità, solidarietà, dialogo e unità culturale. Ha invitato cittadini e istituzioni a trarre ispirazione da San Francesco per affrontare le sfide contemporanee con saggezza e coraggio, promuovendo la pace, la coesione sociale e la cura del Creato.
L’intervento si è concluso con un augurio che San Francesco continui a guidare l’Italia, rafforzando la coesione nazionale e l’impegno verso la pace globale, e con un saluto ai partecipanti alla celebrazione, ribadendo l’importanza di vivere secondo gli insegnamenti del Santo, nella pratica quotidiana e nella dimensione civile del Paese.
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