
Concerto di Natale dei Cantori di Assisi, successo a Santa Chiara
da Agnese Paparelli
ASSISI – Solo la basilica di Santa Chiara, mai così affollata, poteva far da cornice al tradizionale concerto di Natale, offerto dai Cantori di Assisi lunedì 26 dicembre. Brani molto noti e meno, cari alla tradizione come “Adeste fideles”, musica colta e popolare, compresi i negro spirituals, si sono diffusi per le navate ricreando la suggestiva atmosfera natalizia. Ad intervallare i pezzi eseguiti dal coro, diretto dal M° Gabriella Rossi, l’esibizione all’organo del giovane M° Biagio Quaglino.
Il repertorio, conclusosi con un trionfale “Exulta et Lauda”, è stato molto apprezzato dal pubblico, ne sono stati testimoni gli scroscianti applausi e l’immancabile richiesta di bis.
Infine il Vescovo Domenico Sorrentino, che ha ascoltato il concerto con grande attenzione, ha voluto ringraziare i Cantori e porgere i propri auguri a tutti i presenti.
Chi sono i Cantori di Assisi
I “Cantori di Assisi” sono un gruppo che ha assimilato l’amore per la musica attraverso la tradizione antica che si può far risalire a S. Francesco.
L’ideale che il Coro, animato dal P.Evangelista Nicolini, fin dagli inizi si è prefisso è quello di andare per il mondo a cantare le lodi del buon Dio, come voleva S. Francesco. Cantori come frati “quasi iaculatores Domini”, come giullari del Signore. Ereditavano il sentimento sacro dei coristi delle antiche basiliche assisane e insieme quello allegro dei canterini delle brigate del Calendimaggio.
Si sono costituiti nel 1960 in “Associazione Cantori di Assisi” riconosciuti ufficialmente con Statuto proprio nel 1964. In quaranta anni i circa quaranta Cantori, grazie anche alla collaborazione di valenti maestri, hanno raggiunto traguardi notevoli verificati in rassegne e concorsi vari e con tanti concerti e registrazioni.
Pervasi dall’amore per il canto si sono dedicati prima allo studio di un repertorio di musica a cappella e concertante con l’organo (organista P.Alberto Cerroni) che va dal canto gregoriano alla musica rinascimentale, barocca e più moderna, al folklore umbro, italiano e straniero, fino ai negro-spirituals; poi, con concerti polifonici, concorsi nazionali ed internazionali (quali quelli di Arezzo, Roma, Fano, Ravenna, Gorizia, Montreaux, Llangollen, Pech ecc.), con riprese radiofoniche, televisive e incisioni discografiche in Italia e all’Estero, hanno lavorato assiduamente all’affinamento vocale e stilistico.
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