
L’Umbria si rimette in moto, Giorgio Bartolini, ma non da Assisi
Da Giorgio Bartolini
ASSISI – Se l’Umbria per rimettersi in moto aspetta di ripartire tramite l’amministrazione di Assisi, sta fresca! La Giunta comunale ha deliberato, unanime, di progettare un grande evento per il rilancio del turismo in Umbria, a partire da Assisi. La prima leggerezza: l’assessore fa registrare il marchio “Umbria Moto”da una società personale. Scoperto il pasticcio da un consigliere di opposizione, l’amministrazione si giustifica con la scusa di voler velocizzare il lancio dell’iniziativa, per poi donare il marchio al comune.
Ovvia una domanda: occorre meno tempo ad un privato per registrare un marchio rispetto ad un Comune? Sotterfugi e furbate non portano mai niente di buono. Ora, da quello che è dato sapere dal comune stesso, il tempo per registrarlo di nuovo sarà più lungo e la spesa maggiore.
La Sindaca aveva propagandato l’arrivo di migliaia di motociclisti, così esprimendosi “parte da Assisi l’invasione di centauri” che doveva concludersi con una grande festa di piazza. Il vuoto di piazza nelle foto allegate del pomeriggio e sera parlano da sole. Un centinaio appena le moto che se ne sono subito andate, visto il flop.
Le strutture ricettive assisane a bocca asciutta e gli abitanti senza parcheggi, visti i provvedimenti di chiusura al traffico e le limitazioni con disagi di ogni genere. Ad onor del vero, è andata meglio ad alcuni alberghi di Perugia che hanno registrato presenze più che soddisfacenti, come affermato dall’assessore Casaioli del comune del capoluogo. Almeno lì oltre 500 bikers si sarebbero fermati per soggiornarvi. Il fatto chiaro è che l’amministrazione di Assisi, sotto la guida della sindaca Proietti, non è stata in grado di fare niente.
Agli assisani scontenti, a titolo consolatorio, è stato detto: “più che le presenze era importante dare un segnale“. Contenti loro!!
Giorgio che dire: abbiamo perso una grande occasione per rieleggerti, ma i miei concittadini sono miopi e ciechi, nel non vedere l’immobilismo attuale.