Operazione speciale: pace, iniziativa Rai ad Assisi No Women No Panel

Un dibattito che ha avuto come obiettivo di promuovere la risoluzione pacifica dei conflitti

Operazione speciale pace, iniziativa Rai, No Women No Panel

Operazione speciale: pace, iniziativa Rai ad Assisi No Women No Panel

Non c’è pace senza le donne, malgrado ancora si faccia fatica a coinvolgere l’universo femminile nei negoziati. E’ il messaggio che è emerso con forza dal convegno “Operazione speciale: pace”, organizzato ad Assisi, nella sala della Conciliazione del palazzo Comunale, da Rai per la Sostenibilità Esg, da Rai Umbria e dal Comune.

Un dibattito che ha avuto come obiettivo di promuovere la risoluzione pacifica dei conflitti attraverso la diplomazia, la cooperazione, il dialogo interreligioso e interculturale, favorendo la partecipazione delle donne ai tavoli decisionali, portando i contenuti e i principi di “No Women No Panel”, il progetto Rai per l’equilibrio di genere nel dibattito pubblico, anche nei teatri di guerra.

Ad aprire i lavori è stato il messaggio inviato dalla presidente della Rai Marinella Soldi. “Parlare di parità di genere e partecipazione femminile – ha sottolineato – non è una chiacchiera di politically correct. Le donne rappresentano il 50% della popolazione, quel che si può definire un segmento significativo che di certo non si può ignorare. I dati di infinite ricerche dimostrano che la parità di genere è un volano di sviluppo e un caposaldo del progresso.

Per questo, come presidente Rai, ho fortemente creduto nella adesione di tutta la nostra azienda all’iniziativa ‘No Women No Panel’. La parità di genere è una delle declinazioni dell’inclusione sociale e l’inclusione credo che vada nel segno della pace e soprattutto in questo momento è fondamentale per la Rai, come servizio pubblico, aiutare a capire che l’inclusione, intesa come riconoscersi pari e uguali, ma valorizzando le reciproche differenze, è la base per una società più equilibrata e giusta”.
Parole che hanno trovato continuità anche nel messaggio inviato dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
“Quando si affrontano temi legati ai conflitti – ha sostenuto – è necessario non focalizzarsi solo sulla guerra, ma è importante parlare di dialogo, in questo come in altri campi, l’apporto che possono dare le donne è fondamentale”.

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