
Assisi, è festa in città con il Calendimaggio, presentato il programma
Un programma ricco come sempre con tante novità. L’edizione 2019 del Calendimaggio ad Assisi, sarà anche a misura di bambino, con diverse attività dedicate ai più piccoli. Lo ha detto il presidente Lanfranco Pecetta durante la presentazione avvenuta ad Assisi, all’interno della sala degli Emblemi di Palazzo dei Priori. Hanno partecipato tra gli altri anche la vicepresidente Lucia Fiumi, il sindaco Stefania Proietti e i responsabili delle Parti.
Il Calendimaggio Open sarà la novità assoluta di quest’anno che anticiperà il Calendimaggio vero e proprio. Si comincerà il 23 marzo con Echo la Primavera. Alle ore 18 la Marching Band farà da guida al percorso insieme al gruppo Sbandieratori di Assisi, da via Fontebella fino ad arrivare in piazza del Comune. Cori, recite, marcette e brani d’opera faranno da cornice in tutto il percorso.
Il 20 aprile aprirà la Taverna del Calendimaggio in Piazza del Comune, Sala delle Volte e Galleria delle Logge. Il 25 aprile in piazza Santa Chiara alle 15,30 la gara di selezione tra i Balestrieri delle Part, mentre alle 18 la presentazione della giuria 2019.
Il clou dell’evento è agli inizi di maggio (2, 3 e 4) con i giochi matematici di Luca Pacioli e Leonardo da Vinci e Laboratori per bambini a Palazzo Monte Frumentario e via San Francesco.
8, 9, 10, 11 maggio sono i 4 giorni della festa con l’occasione ci sarà il Mercato dei Mestieri “La fiera di Bernardone, tra saperi e mestieri della città medievale”. Il 10 maggio lo spettacolo Piccolo Nuovo Teatro con Madonne Primavere e Sbandieratori.
L’8 e il 9 giugno è la settimana delle musica antica, strumentale, cantata di epoca medievale realizzata dagli ensemble delle due Parti e dai due cori. Il 29 e 30 giugno e il 6 e 7 luglio in tre diverse piazze di Assisi verranno realizzati spettacoli di commedia dell’arte. Il Calendimaggio riprenderà il 30, il 31 agosto e l’1 settembre, per poi riprendere il 13, 14, 15 settembre. Il programma di quest’ultimo è in allestimento.
Vorrei aprire una discussione con chi è interessato alla festa del Calendimaggio; non pensate che queste “novità” introdotte nell’ambito della Festa (a partire da marzo marcette e brani d’opera passando per mercatini vari e Luca Pacioli per concludersi addirittura a metà settembre, la data c’è ma non si conosce ancora il programma), non affievoliscano il vigore e la “sacralità” della festa?
Per fortuna, caro Camillo Benso, che è arrivato il Calendimaggio a riempire il pauroso vuoto culturale che c’è in città! Naturalmente sono ironico, ma il vuoto culturale dei primi tre o quattro mesi in Assisi è senza fondo e senza limiti. Quello c’è ed è il dato dal quale partire. L’anno scorso, ricordi?, ci ha provato mister Guarducci con le due guittate, finite malissimo, della “stagione” teatrale al Metastasio e del “giallo”, con tanto di esposizione di scrittrice in piazza dentro un camper. E questo Calendimaggio su più mesi, questo brodo allungato e insipido del quale tu parli, è un’altra ricetta ascrivibile al “mister-che-a-Perugia-cercava-spazi-che-solo -Assisi-ha-potuto-dargli”. Da qui in poi, solo su questa base, si può osservare e giudicare la sciattezza e il qualunquismo dei mercatini e delle marcette del Calendimaggio “open”. Il Calendimaggio, o si ha il coraggio di farlo restare quel che è fino alla consumazione dei secoli o lo si intacca e lo si trasforma con una mano culturale e con uno spirito poetico che non sono certo quelli dell’eredità guarducciana che ci portiamo dietro anche quest’anno.
Ironia o no è vero che ad assisi c’è un vuoto culturale pauroso! Un ufficio cultura che non funziona e che non riesce a proporre nulla di interessante e che possa attrarre. Un assessorato praticamente inesistente. Se non ci fossero i francescani a proporre degli incontri culturalmente interessanti e rilevanti saremmo veramente messi male. Il calendimaggio è la festa di Assisi per gli Assisani che vi lavorano tutto l’anno…che danno l’anima…tutto se stessi e che vanno ringraziati per tutto ciò che fanno. Festa splendida che andrebbe maggiormente valorizzata anche al di fuori dei confini nazionali ma che non possiamo pensare si possa sostituire a tutto ciò che manca invece da parte delle istituzioni delegate a promuovere cultura…organizzare eventi di spessore e quant’altro necessario a fare di Assisi una città di riferimento nel mondo non solo per la sua spiritualità.
Credo che voi sopra riposate male, provate a cambiare materasso.
“Riposiate”, prego. Il problema, poi, però credo che non sia il materasso, ma il cuscino, a patto di avere la testa.
Indicativo presente
ioriposo
turiposi
lui/leiriposa
noiriposiamo
voiriposate
lororiposano
“se, […] dopo aver studiato il congiuntivo, e sapendolo usare, voi deciderete di «farne a meno», di sostituirlo con altri modi, questa sarà una scelta vostra. Ciò che importa, in lingua, non è scegliere il modo più elegante, più raffinato, ma poter scegliere, adeguando le scelte alle situazioni comunicative” (M.L. Altieri Biagi, La grammatica dal testo, Milano, Mursia 1987). Ma la cosa più grave, ripeto, non è l’optional del congiuntivo. Qualcuno, io no, può farne a meno. la cosa che dà da pensare è il cuscino sul quale riposano certe teste.
Ho usato l’indicavativo come certezza e non come possibilità che voi non riposiate, dato che le vostre critiche sono così monotone da far pensare che il vostro riposo notturno è turbato, altrimenti non si spiega il perché ogni giorno è prassi colpire alla cieca tutto e tutti, anche se gli argomenti esulano da responsabilità proprie della politica locale.
L’assisano….. impreziosisce sempre i dibattiti perché ci porta il punto di vista degli sciocchi.
L’assisano sta cercando di portare il dibattito altrove. Il problema vero rimane il vuoto culturale di questi primi mesi dell’anno, al quale egregiamente supplisce il Calendimaggio, che però viene usato, nella sua estensione “open”, per aumentare la credibilità della scelta estiva di Universo: il Festival è autorizzato ad andare fuori delle righe medievali e in costume della città, con la sua formula snobistica e del tutto sganciata dal cuore della città nonostante i presunti “spazi segreti”, proprio a causa di questa esuberanza di Calendimaggio che da Guarducci in poi, quasi provocatoriamente, è stata sovrapposta alla festa tradizionale e “sacra”.
Specchio riflesso?
…risposta per il Sor Camillo
Come giustamente faceva notare Terzetti prima impara l’uso del congiuntivo e poi, aggiungo io, a comportarti civilmente. Ce vedemo assisà.
Al “nulla” dell’assisano non si può rispondere “nulla”.
Caso mai, “Al “nulla” dell’assisano non si può “che” rispondere “nulla”.
È qui termino, tanto “così è se vi pare”.
“E qui…” correggo una battitura non voluta, altrimenti sai che…