
Turismo osservato speciale in tutta la regione e ad Assisi
da Lorenzo Cappezzali
ASSISI: Economia Umbra e turismo sembrano camminare a braccetto tanto le notizie di queste ultime corrano sullo stesso filo del segno meno. Versanti di politica economica e del corrente quadro generale di uno dei prodotti di ricavo più importanti sono gli osservati speciali di queste ore che fa discutere perché toccano il reddito delle famiglie e l’occupazione, il benessere e le preoccupazioni future di numeri allarmanti.
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Per stare sul pezzo la voce turismo e il prodotto interno lordo pro capite regionale trovano difficoltà di “sopravvivenza”.
Per gli assisani segnatamente rimangono in piedi le perplessità di questi mesi con l’agenda delle prenotazioni in calo e non in linea con la storia millenaria della città. Manovre di avvicinamento alla riva della barca se ne vedono ma la zavorra dei riflessi indiretti post sisma tutto rimangono a causa di una popolarità mediatica non in linea con la realtà cittadina.
Proprio il sindaco Stefania Proietti ieri nell’incontro con il Ministro alla Cultura Franceschini a Roma ha ribadito turisticamente la centralità di Assisi quale testa di ponte dei flussi umbri e non verso cui vanno indirizzate tutte le attenzioni possibili del Governo centrale tra stime e i riflessi futuri delicati da accettare.
Il richiamo alle autorità governative per un una collaborazione stretta in termini fiscali e di lavoro è stato palese da parte del Sindaco Proietti il cui faccia a faccia con il ministro Franceschini ha interessato lo stesso titolare del dicastero nel condividere l’attuale situazione e nel provvedere quanto possibile all’abbisogna di Assisi sui punti nevralgici degli interventi più urgenti in campo amministrativo e fiscale.
Assicurazioni e realtà sono la semina del momento nella capitale del sindaco Proietti e non a caso con la stagione alle porte le cui previsioni rimangono da sperimentae.
Sui dati economici regionali ( Prodotto Interno Lordo italiano), pro capite, fra il 2007 e 2015, calato del 10.8% con una diminuzione di -3.113 Euro interviene il consigliere di minoranza Claudio Ricci il quale in una nota afferma che “ l’Umbria è collocata al penultimo posto in Italia con una situazione ancora peggiore con un calo del 18.3% del PIL pro capite che ammonta ad una riduzione di -5.033 Euro.”
“ Nella sostanza- aggiunge il consigliere Ricci – la “situazione fragile del sistema umbro” ha prodotto una riduzione della ricchezza, pro capite, di circa -2000 Euro in più rispetto alla media nazionale. Tali dati sono confermati, indirettamente, dall’aumento del 7% (circa) delle famiglie povere nel 2016 e dai 30.000 nuclei familiari in difficoltà. Il cambiamento è necessario. “
“Meno sprechi e inefficiente in Regione a partire dalla sanità, ove bisogna centralizzare al 100% gli acquisti mentre ora lo si fa solo al 51% – chiude Ricci – promuovendo una riduzione necessaria delle 57 società partecipate che impegnato il bilancio regionale per oltre 28 milioni di Euro all’anno; scegliete sempre il merito e la migliore gestione possibile per “ricavare risorse aggiuntive” da investire a sviluppo, semplificazione per attratte opportunità e creare posti di lavoro, meno tasse e più sostegni sociali a persone e famiglie della Regione”.
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