da Giorgio Bartolini Una cittadina, all’ottavo mese di gestazione, ha riferito che, nel recarsi al reparto per poter decidere ove dare alla luce il suo bambino, le è stato risposto: “Se saremo aperti saremo anche operativi, ma la situazione attuale è di incertezza”. Di qui la decisione di recarsi a Foligno, nonostante il suo dispiacere perché qui vi è un personale valido e cortese. Il Sindaco Ricci, in accordo con gli amministratori di maggioranza, continua con appelli inutili e solo strumentali alla ricerca di visibilità. Infatti chiedere pateticamente al Ministero di “salvare il punto nascita di Assisi”, è una stupidaggine, in quanto la competenza della sanità è esclusivamente della Regione Umbria.
Non si può continuare a prendere in giro i cittadini su una materia così delicata. Invece di fare inutili appelli, pretenda almeno che venga fatto il parcheggio dell’ospedale, che versa in condizioni vergognose. Da cinque anni gli attuali amministratori ripetono che sarà realizzato. Anche il Direttore Generale dell’Asl Umbria, attraverso la stampa cerca di tranquillizzare, ma sarebbe più credibile se venisse nominato il primario del reparto maternità, e se fossero ripristinati i servizi che c’erano fino a qualche anno fa e che sono stati interrotti. In particolare la chirurgia, ma anche al pronto soccorso e all’astanteria c’è carenza di personale, perché, quando l’autoambulanza è fuori, rimane una sola persona che però deve “fare” il pronto soccorso. Quindi occorre subito potenziare questi servizi primari. Il sabato e la domenica non funzionano, per cui le persone devono essere portate in altri ospedali. La verità è una sola. Purtroppo quello che è stato fatto, anzi non è stato fatto in questi ultimi anni, ha portato al depotenziamento dell’ospedale di Assisi, sotto gli occhi di tutti.
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