Morta “Maria la secca”, il ricordo di chi la conosceva bene

Morta "Maria la secca", il ricordo di chi la conosceva bene

Morta “Maria la secca”, il ricordo di chi la conosceva bene

di Ginevra Angeli
Mi sono messa la fascia tricolore per commemorare degnamente in Assisi Maria. I più non la conoscono ma Maria è stata uno dei grandi personaggi che Assisi ha avuto. “Maria la secca” andava in giro per le case a fare i servizi. Lavorava dalla mattina alla sera instancabile.

Vestiva in maniera originale, tutta colorata come era lei: un vestito sopra un altro d’estate leggeri e d’inverno tanti di più ma pesanti. Non l’ho mai vista col cappotto. Sembra strano a dirsi che lei si aggirava quasi con una disinvoltura signorile data dal suo carattere ironico e allegro. La si incontrava sempre con almeno due buste di plastica, una col grano o granturco per i piccioni, l’altra con i croccantini per i gatti.

Gli animali il suo grande amore

Il suo grande amore erano gli animali e ci parlava e loro, gli animali, la seguivano e le rispondevano. Non è strano perché qui in Assisi era già accaduto! La sua vita è coronata di tante storie e episodi che lei raccontava. Il suo personaggio era sempre presente e con ironia si prendeva in giro. Maria era una delle persone più intelligenti che io abbia mai conosciuto. Ricordo una volta che ero ammalata e mia madre le aveva chiesto di venirmi a aiutare per pulire casa. Lei si sedette sul bordo del mio letto e cominciò a raccontarmi della sua infanzia. Non so quante ore passarono, l’unico rammarico era di non possedere un registratore.

Le sue storie?

Uno spaccato della vita di tanti anni fa perduto per sempre; solo nel mio animo è rimasto un senso di commozione per queste storie che sono rimaste dentro di me come fossero i ricordi anche della mia infanzia. Da bambina anche lei aveva una bambola ma era un agnellino rimasto orfano che per non sentirlo piangere se lo portava a letto. Il primo grande dolore della sua vita avvenne a Pasqua…Maria conosceva le persone, leggeva l’animo umano di chi l’avvicinava e con lo sguardo gli entrava dentro.

Aveva una dote incredibile

Leggeva il passato e indovinava il futuro. Si chiamava di cognome Fortini ed era forse più brava della sua omonima famosa qui in Assisi, ma lei era solo “Maria la secca” infatti lei si concedeva raramente per queste doti e quando l’interlocutore rimaneva sbalordito dalle sue rivelazioni lei si accorgeva specialmente quando erano negative e allora ridendo diceva sempre che erano tutte stupidaggini…

Maria è morta, ma mi diceva sempre che sarebbe stata contenta perché finalmente si riposava a fare tutto il tempo l’uncinetto. Infatti io la vedo seduta al suo posto riservato in Paradiso mentre fa con l’uncinetto un centrino che non finisce mai.

Addio Maria, ti ho sempre voluto bene.

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