Di Carla Spagnoli
Presidente Onorario del Movimento per Perugia Mentre i Tribunali di Assisi, Gubbio, Foligno, Città di Castello e Todi son chiusi dal 13 settembre in virtù della legge sulla spending review, la nuova sede giudiziaria di Balanzano, che dovrebbe accorpare le udienze civili delle cinque città, ancora non è entrata in funzione a causa dei locali che, secondo l’ufficio comunale Provveditorato, sono indisponibili in quanto <necessitanti di lavori di adattamento e di trasferimento di fascicoli e arredi>. Il risultato è che le udienze civili che si dovevano tenere tra il 23 settembre e il 4 ottobre sono state tutte rinviate a gennaio e febbraio 2014, mentre l’allestimento delle aule d’udienza e delle cancellerie slitta di un’altra settimana. Si tratta di una vergogna e di uno schiaffo alla giustizia civile in Umbria, i cui effetti ricadono inevitabilmente sui cittadini umbri, costretti a vedere allungati i tempi già irragionevolmente lunghi per ottenere giustizia.
Il Movimento per Perugia, con un precedente intervento, aveva già denunciato l’assoluta inadeguatezza della sede e il rischio concreto di una completa paralisi della giustizia civile: il blocco, purtroppo, è avvenuto e così anche le udienze più urgenti sono state rinviate, con grave danno per i cittadini. Perché l’amministrazione comunale non ha provveduto a sistemare prima i locali per le udienze, quando la data di chiusura dei tribunali distaccati si conosceva da tempo? Perché ci si è cullati invece di intervenire celermente per non creare altri problemi agli umbri? Ma soprattutto, e lo chiediamo ancora una volta, perché si è scelta proprio la sede di Balanzano, zona industriale e mal collegata, un capannone con sole quattro aule su due piani non idonee per accogliere le udienze civili di cinque città?
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